Nessuna offerta è stata presentata per l’appalto integrato per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori allo Stadio Artemio Franchi di Firenze.
Il Comune di Firenze ha annunciato che presenterà un ricorso al Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) contro lo Stato, richiedendo il risarcimento dei danni causati dal definanziamento di 55 milioni di euro sulla quota Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) del progetto.
È quanto comunicato dal Comune attraverso una nota stampa. Si precisa che il Comune aveva considerato la possibilità di una gara deserta e che la nuova strategia prevede un “appalto di lavori su progetto esecutivo”. Con questa nuova procedura, il Comune incaricherà Arup di redigere la progettazione esecutiva in un tempo più breve rispetto ai tre mesi previsti per l’azienda vincitrice dell’appalto, al fine di effettuare successivamente una nuova gara basata sul progetto esecutivo. Questa nuova gara dovrà essere completata entro il 15 novembre e l’inizio dei lavori è previsto per la fine di dicembre. Nel frattempo, il Comune procederà con il progetto per lo stadio provvisorio presso l’attuale impianto Padovani. Secondo quanto comunicato dal Comune, questo intervento sarà inserito nel bilancio a luglio e verrà quindi avviato un appalto integrato basato su un progetto di fattibilità, con la prefattibilità prevista per ottobre.
L’assenza di offerte, secondo il Comune, potrebbe essere stata influenzata dalla questione del definanziamento sulla quota Pnrr del progetto, che ha generato incertezze sulle modalità di realizzazione dell’opera. Sia la Commissione europea che il governo non hanno fornito motivazioni formali e dettagliate sul definanziamento, e non è stata data risposta alla richiesta di accesso agli atti presentata dal Comune.
La situazione attuale rappresenta una sfida per il Comune di Firenze, che cerca di trovare soluzioni alternative per garantire la realizzazione dei lavori allo stadio Artemio Franchi. Il ricorso presentato al Tar indica l’impegno del Comune nel perseguire i propri interessi e tutelare i cittadini di fronte a questa situazione imprevista.