Il sottopasso di Firenze Nova, in passato destinato a essere un collegamento tra Firenze e Prato, è ora diventato un punto critico di degrado e insicurezza. Questa situazione ha spinto il Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia a presentare una nuova interrogazione, evidenziando le gravi condizioni in cui si trova l’area e chiedendo azioni immediate da parte delle autorità competenti.
L’interrogazione mette in luce un problema che dura da oltre un mese. Questo sottopasso, dove è stata appena realizzata (ma non conclusa) una pista ciclabile, è ora occupato da persone senza fissa dimora, che hanno trasformato l’area in una baraccopoli a cielo aperto. Questi occupanti non solo invadono la carreggiata con materassi, rifiuti, cartoni e oggetti pericolosi, ma anche espletano i propri bisogni lungo la strada e nei giardini circostanti. Questa situazione ha causato un grave problema di sicurezza e ha spinto i residenti ad evitare la zona per timore di aggressioni o furti.
Inoltre, la presenza di questa baraccopoli ha portato a condizioni igieniche precarie, complice anche la presenza di numerosi ratti, mettendo a rischio la salute pubblica.
Il Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia sottolinea che questa non è la prima volta che viene segnalato il degrado in questo sottopasso, con un avviso inviato circa un mese fa. La mancanza di intervento immediato da parte delle autorità locali ha portato a un deterioramento ulteriore della situazione.
L’interrogazione è diretta al Sindaco, con domande chiare riguardo alla sua consapevolezza della situazione, alle ragioni per cui non sono stati chiusi gli accessi al sottopasso nonostante il protrarsi della baraccopoli, e alla possibile azione delle forze dell’ordine per affrontare il problema.
Questa interrogazione mette in luce un problema urgente che richiede una soluzione rapida e adeguata. Gli abitanti della zona meritano sicurezza e un ambiente pulito, e questa situazione attuale è insostenibile. Firenze News seguirà da vicino gli sviluppi di questa interrogazione e fornirà ulteriori aggiornamenti.