La Toscana si conferma come la regione italiana con il maggior numero di alberghi andati all’asta nel 2023, con ben 43 strutture messe all’asta nel primo semestre. Questa tendenza ha colpito anche Firenze, che ha visto 7 dei suoi alberghi finire all’asta. Nonostante il prezzo medio per lotto in Toscana sia inferiore alla media nazionale, ci sono stati casi in cui si sono raggiunti prezzi elevati, come la vendita di un complesso con una villa storica a Siena per 3,38 milioni di euro.
Questo fenomeno ha sollevato preoccupazioni riguardo alla ripresa del turismo e alla concorrenza degli “affitti brevi”. L’amministratore delegato di NPLs RE Solutions, Massimiliano Morana, suggerisce che potrebbe essere più efficace considerare soluzioni alternative, come la vendita diretta, per accelerare la riapertura di queste strutture al turismo e prevenire la loro chiusura definitiva.
Nonostante la situazione degli alberghi, nel 2022 la spesa dei turisti stranieri in Italia è notevolmente aumentata rispetto al 2021, quasi tornando ai livelli pre-pandemia. L’indagine condotta dalla Banca d’Italia sul turismo internazionale ha rilevato un incremento significativo nei viaggi culturali e nelle visite alle città d’arte, aree che avevano subito una penalizzazione durante la pandemia.
Tuttavia, la situazione degli alberghi all’asta è un aspetto da tenere in considerazione per Firenze e la Toscana nel contesto turistico in evoluzione. Soluzioni innovative potrebbero essere necessarie per affrontare questa sfida e garantire una ripresa sostenibile del settore alberghiero nella regione.