Elon Musk ha sorpreso il mondo una volta di più annunciando il lancio della sua nuova società di intelligenza artificiale, xAI. La notizia è stata condivisa attraverso un post su X, il canale di comunicazione di Musk, anticipando che l’ufficializzazione della startup avverrà domani, ma sarà inizialmente riservata a un gruppo selezionato di utenti. Musk ha dichiarato con sicurezza che xAI rappresenta il massimo in termini di tecnologia AI al momento disponibile.
L’obiettivo di xAI è ambizioso: competere con i giganti dell’IA, tra cui OpenAI, Google e Anthropic. Musk, noto per le sue preoccupazioni riguardo al potenziale impatto distruttivo dell’intelligenza artificiale, ha cercato di distinguersi con un approccio basato sulla massima curiosità dell’IA invece che sulla programmazione esplicita della moralità.
La decisione di Musk di lanciare xAI è stata preceduta da annunci e promesse, spesso espresse durante eventi pubblici e conferenze, sul suo impegno a sviluppare un’intelligenza artificiale più sicura e responsabile. In particolare, Musk ha enfatizzato la necessità di rendere l’IA curiosa, in modo che possa apprendere in modo autonomo ma guidato dalla ricerca di conoscenza, evitando situazioni di pericolo o danni potenziali.
Tuttavia, il lancio di xAI non è l’unica notizia che coinvolge Elon Musk al momento. In Svezia, lo sciopero dei dipendenti di Tesla sta guadagnando terreno, coinvolgendo ora oltre 470 lavoratori in 17 officine. L’azione di sciopero è nata come protesta contro il rifiuto da parte della casa automobilistica americana di firmare un accordo collettivo sui salari. Sebbene inizialmente solo 130 meccanici dei modelli Tesla avessero aderito allo sciopero in 10 officine, ora altri lavoratori si sono uniti, sebbene non lavoreranno sui veicoli Tesla.
Il sindacato If Metall ha annunciato che lunedì ci sarà un incontro, il secondo dall’inizio dello sciopero, tra i rappresentanti del sindacato e quelli dell’azienda. In Svezia, i contratti collettivi settoriali coprono la stragrande maggioranza dei lavoratori e garantiscono salari minimi e condizioni di lavoro. Tuttavia, i dipendenti di Tesla in Svezia non hanno mai potuto godere di tali benefici a causa della riluttanza dell’azienda a firmare accordi settoriali o a concedere sindacalizzazioni ai suoi dipendenti. Inoltre, il sindacato dei lavoratori dei trasporti svedese minaccia di bloccare il carico e lo scarico delle auto Tesla nei porti svedesi se non verrà raggiunto un accordo entro oggi 7 novembre.
Il mondo dell’intelligenza artificiale e dell’industria automobilistica continuerà a osservare da vicino gli sviluppi in entrambi questi eventi, poiché entrambi possono avere un impatto significativo su settori che vanno ben oltre le singole aziende coinvolte.