In Toscana, un crescente numero di giovani manifesta ansia da social e iper-dipendenza dagli smartphone, sottolinea Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana. Il modello proposto dai social media che enfatizza la performance e la continua sfida per superare i propri limiti, può generare stati di ansia, solitudine e disagio tra i giovani.
Gulino mette in luce gli effetti pericolosi dei modelli social sui giovani, sottolineando come possano portare a uno stato di solitudine e disagio, spesso con conseguenze più gravi. Intervenire tempestivamente con piani terapeutici è essenziale, ma la presidente sottolinea l’importanza cruciale della prevenzione.
La dipendenza dagli smartphone emerge come un fenomeno correlato, con un recente studio di Save the Children che rivela come l’80% dei bambini della prima media possieda un cellulare, con un terzo di essi che lo utilizza per circa quattro ore al giorno. Questi dati aumentano ulteriormente nelle fasce adolescenziali.
Gulino propone l’introduzione dell’educazione digitale nei programmi scolastici, coinvolgendo non solo gli studenti, ma anche genitori e insegnanti. L’obiettivo è guidare i giovani verso un uso consapevole dei dispositivi digitali, promuovendo al contempo la loro capacità critica attraverso l’ascolto, il dialogo e il confronto.
Per creare nuovi navigatori digitali consapevoli, Gulino sottolinea la necessità di coinvolgere i genitori in un processo di conoscenza e accompagnamento, sensibilizzandoli a essere più vigili, specialmente nella fascia d’età dei più piccoli. La prevenzione, secondo la presidente, è fondamentale per promuovere una salute consapevole in famiglia e nella comunità.
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