Le dichiarazioni del ministro Salvini, dopo mesi di tentennamenti e svarioni della giunta Nardella, riportano la partita dello stadio di Firenze al punto di partenza. O meglio, su binario morto, azzerando anni di discussioni. Il tutto sulla pelle dei tifosi che in poco più di 20anni si sono visti sballottare tra le ipotesi più disparate: la famosa Nuvola di Fuksas a Castello, la Mercafir di Renzi, poi l’ipotesi Campi, infine il restyling del Franchi con i soldi dell’Europa che però poi non ce li dà. L’impressione sempre più evidente è che dello stadio e della Fiorentina ai politici interessi davvero il giusto: è solo un tema da spendere in funzione dei propri tornaconti elettorali.
D’altro canto c’è chi intende ‘massimizzare i profitti’, con investimenti per i quali lo stadio è solo un pretesto, mirando a fare cassa con la gestione degli spazi commerciali ed immobiliari.
E’ ora di dire basta! Firenze e la Fiorentina hanno diritto ad uno stadio all’altezza della città, senza speculazioni di sorta, né economiche né politiche. I soldi per ristrutturare il Franchi ci sono, si trovino i temi ed i modi giusto per far svolgere i lavori senza penalizzare la squadra Viola, cosa che, con il concorso di tutti gli attori in campo non dovrebbe essere difficile. In sostanza: no a nuova cementificazione, no a nuovi centri commerciali, no allo sperpero di denaro pubblico.