“Aria Nuova per Firenze”
Nuovo movimento civico cittadino apolitico e indipendente. Ce ne parla Alberto Martini in veste di portavoce.
FN: Ciao Alberto le chiedo una breve presentazione per iniziare. Come nasce, cos’è il movimento Aria Nuova per Firenze e qual è il ruolo che lei svolge all’interno del gruppo?
AM: Aria Nuova per Firenze nasce a maggio del 2023 su iniziativa mia e di Alessio Giulivo, per protestare contro il blocco dei diesel Euro cinque, entrato in vigore sui viali che circondano il centro di Firenze dal mese di giugno. All’inizio il gruppo non si chiamava Aria Nuova per Firenze, ma No Blocco Diesel Euro Cinque a Firenze. Abbiamo coinvolto successivamente altre persone e organizzato una manifestazione il 20 di luglio. Le persone che adesso fanno parte del gruppo sono Renzo Donnini, Andrea Bonsignori, Alessio Vivolo, mentre altre come Michele Di Silvestro, Daniele Ombriti e Monica Mariani ci hanno aiutato fino al 20 di luglio. Successivamente, abbiamo deciso di cambiare nome a favore dei cittadini, con Andrea Bonsignori come creatore del nome Aria Nuova per Firenze. Il momento è attivo sui social da circa dieci anni ed io sono il portavoce del gruppo.
FN: Qual è la posizione di Aria Nuova rispetto alla proposta di introdurre nuovi limiti comunali alla circolazione delle auto diesel Euro 5 a Firenze?
AM: La nostra posizione è contraria a qualsiasi tipo di discriminazione che colpisca una categoria di cittadini, soprattutto quella dei diesel Euro 5. Queste persone, che ovviamente non hanno la possibilità economica in questo momento di comprarsi un’auto nuova, possiedono un veicolo che ha superato la revisione ed è quindi funzionante e conforme alle norme per circolare sulle strade italiane. Riteniamo sia veramente ingiusto e ipocrita, soprattutto da parte di una giunta di sinistra, vietare la libertà di circolazione a persone che, chiaramente, non creano nessun problema ambientale.
FN: Come valutate il ruolo delle motivazioni ecologistiche europee dietro queste proposte e perché le ritiene non attendibili?
AM: È ovvio che lo scudo verde andrà a danneggiare le attività all’interno della città di Firenze e crediamo che anche questo non debba essere messo in atto. Ripeto, la soluzione a questo problema non può essere locale. Se l’Europa è così interessata al problema ambientale, invece di mandare cinquanta miliardi all’Ucraina per la guerra, dovrebbe investirli per fornire a tutti i cittadini europei che non possono permettersi un’auto non considerata inquinante la possibilità di viaggiare liberamente.
FN: Alla luce del comunicato Ansa dell’entrata in vigore degli scudi verdi entro il mese di giugno 2024, qualora il divieto in futuro potesse essere allargato ai diesel euro 5, qual è la sua opinione sulle possibili conseguenze economiche e sociali delle restrizioni proposte sulle auto diesel Euro 5 per i residenti e le attività commerciali a Firenze?
AM: Riguardo allo scudo verde che sarà attuato, siamo dell’idea che la soluzione non sia mai nel discriminare alcuni cittadini, ma nel coinvolgere tutti nella risoluzione del problema senza danneggiare nessuno. Se certe persone vengono danneggiate, lo sono dal punto di vista economico, creando una discriminazione basata sul conto in banca e subordinando la libertà delle persone alla loro situazione finanziaria.
FN: Aria Nuova ha individuato delle soluzioni alternative per ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell’aria a Firenze? Se sì, quali sono?
AM: Aria Nuova per Firenze non è in grado di trovare soluzioni che al momento nemmeno i tecnici specializzati riescono a individuare. È chiaro che le soluzioni imposte finora dalla giunta comunale di Firenze discriminano un piccolissimo numero di persone e non influiscono minimamente sulla qualità dell’aria. Non sappiamo quale sia la soluzione, ma è evidente che quella attuata finora è sbagliata in modo veramente grossolano.
FN: Aria Nuova ha preso in considerazione l’adozione di tecnologie e soluzioni alternative per ridurre l’impatto ambientale dei veicoli diesel anziché limitarne la circolazione?
AM: Sì, abbiamo preso in considerazione la possibilità del motore a idrogeno. Le celle di idrogeno permetterebbero, prima di tutto, un rifornimento estremamente veloce poiché si sostituisce direttamente la cella di idrogeno e non c’è bisogno di lasciare l’auto in carica per due o tre ore. Inoltre, l’autonomia di una cella di idrogeno su un’auto elettrica è dieci volte superiore rispetto alle auto elettriche a batteria attualmente in circolazione. Le batterie al litio, invece, presentano il rischio di incendio quando a contatto con l’aria e finché non è esaurito il combustibile, non possono essere spente. Inoltre, l’estrazione del litio comporta una devastazione ambientale e costi elevati. Quindi sì, il motore a idrogeno potrebbe essere un’alternativa valida, anche se al momento non viene considerata da chi ha altri interessi.
FN: Quali sono gli obiettivi principali di Aria Nuova nel promuovere una mobilità sostenibile e la tutela dell’ambiente?
AM: Il nostro obiettivo è sempre uno solo: lottare contro le decisioni prese dall’amministrazione comunale che danneggiano i cittadini, indipendentemente da chi le prenda. Attualmente, siamo contrari all’amministrazione di centrosinistra, ma se a giugno alle elezioni amministrative dovesse vincere il centrodestra, Aria Nuova per Firenze si schiererà contro eventuali decisioni sbagliate che danneggino i cittadini, sempre e solo a favore di loro.
FN: Alle prossime amministrative pensa che Aria Nuova darà indicazioni di voto oppure manterrà un distacco equilibrato? Fermo restando, ovviamente, le critiche nei confronti della attuale Giunta di governo cittadino.
AM: No, Aria Nuova per Firenze non darà mai alcun indirizzo di voto. Siamo un’entità apartitica e non possiamo fare politica, perché quando ci si muove nel mondo della politica, si diventa una parte di questo mondo. Noi non apparteniamo, né propagandiamo nessuna parte politica, rappresentiamo solo i cittadini. Aria Nuova a Firenze nasce per mobilitare i cittadini contro le decisioni che li danneggiano.
FN: Oltre alle problematiche sulla viabilità, il gruppo è sensibile su altri temi sociali dell’area fiorentina e se si quali?
AM: Sì, siamo sensibili a tutti i problemi che riguardano i cittadini. Ad esempio, attualmente siamo al fianco di tutti i comitati che stanno lottando per la sicurezza. Ci stiamo affiancando a molti comitati che stanno preparando una manifestazione per il primo di marzo e pensiamo che sia in corso la sua preparazione. Noi saremo presenti insieme a tutti i comitati che la stanno organizzando. Al contrario di coloro che vengono pagati per svolgere queste attività, noi ci autofinanziamo. Abbiamo già organizzato tre manifestazioni in questo modo. È evidente che ci sono dei limiti, perché alla fine non siamo un’associazione politica e non ci impegniamo in politica. Siamo cittadini che volontariamente dedicano il loro tempo libero per cercare di aiutare tutti i cittadini e la città di Firenze, così come l’hinterland fiorentino, a risolvere i problemi che li riguardano.
Grazie Alberto per la sua cortese disponibilità e in bocca al lupo per il vostro impegno civico e speriamo che il movimento che avete creato possa crescere e proseguire nella difesa dei cittadini.