L’Associazione Voce Amica Firenze ha celebrato i suoi 60 anni di attività, offrendo ascolto e supporto a chi ne ha bisogno, anche durante le ore notturne e nei giorni festivi. Il convegno “L’esperienza dell’ascolto continua”, tenutosi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, ha riunito oltre 200 volontari delle associazioni affiliate, con la partecipazione di autorità locali e regionali e di Cesvot.
Il presidente di Telefono Amico Firenze, Marco Lunghi, ha sottolineato l’importanza dell’evento, evidenziando l’incontro storico tra i volontari di tutte le associazioni italiane simili. L’obiettivo comune è collaborare maggiormente per offrire un servizio di ascolto h24. Lunghi ha anche parlato dei progressi ottenuti attraverso i social media, che hanno permesso di reclutare nuovi volontari e di aumentare la visibilità dell’associazione.
Per raggiungere nuovi volontari, l’associazione ha sfruttato i social media, creando una pagina Facebook, un canale YouTube e account su Instagram, LinkedIn e Nextdoor. Questa strategia ha portato risultati positivi, soprattutto tra i giovani, che ora costituiscono una parte significativa dei volontari. Nonostante i progressi digitali, l’associazione continua a operare principalmente attraverso il telefono, offrendo ascolto a chiunque ne abbia bisogno, senza alcun tipo di discriminazione.
Voce Amica Firenze ha ricevuto oltre 107.000 telefonate nel 2023, con un aumento del numero di conversazioni rispetto agli anni precedenti. La durata media delle conversazioni è stata di 18 minuti, dimostrando l’importanza del servizio di ascolto offerto dall’associazione. Nonostante l’età media dei chiamanti sia tendenzialmente alta, l’associazione sta cercando di adattarsi alle esigenze dei giovani, introducendo un canale di chat online per garantire un supporto simile a quello telefonico.
Durante il convegno, è stato omaggiato Gianpiero Negrini, un volontario che ha contribuito significativamente all’associazione per oltre 40 anni. Il presidente Lunghi ha espresso il desiderio di promuovere una maggiore collaborazione tra tutte le associazioni simili in Italia, pur mantenendo l’identità e l’esperienza unica di ciascuna.