Tornato il sorriso in casa Affrico dopo la vittoria in trasferta di domenica contro la Torrenieri e la formazione di Tognozzi si rilancia per la lotta al vertice confermandosi capolista. Ai microfoni di Firenzenews ha parlato di questo rush finale del campionato il direttore Tecnico Renato Buso, che ha analizzato anche la stagione della Fiorentina, da ex Viola, e il percorso di suo nipote Niccolò Buso.
FN: Partiamo con la prima domanda la stagione della Fiorentina: da inizio stagione fino ad ora che percorso è stato?
RB: “Per quanto riguarda la Fiorentina di oggi, indubbiamente è una squadra su due fronti, la Conference League e la Coppa Italia. Stanno proseguendo il loro cammino ed è anche già in semifinale. Sarà un obbiettivo importante per questa stagione la partita contro l’Atalanta, una partita difficilissima contro una squadra che sta facendo molto bene, quarta in classifica, mentre la Fiorentina di oggi, in questo momento, è una squadra in difficoltà, che non è riuscita a vincere a Empoli dopo che era passata in vantaggio. Un momento di difficoltà fisica meno brillante di una squadra non vivace come prima.
Nel mese di Marzo ci saranno tre competizioni impegnative: Coppa Italia, Conference League e il campionato che dovrà avere più preparazione rispetto ad ora. La Fiorentina non è brillante. Deve cercare di essere protagonista e di migliorare l’intensità di gioco per provare a vincere le partite.
FN: Cosa ci può dire per quanto riguarda il calciomercato?
RB: Per quanto riguarda il mercato, inizialmente è stato un calciomercato buono che aveva migliorato in un certo senso la Fiorentina con il proseguo del campionato dove si è trovata al quarto posto con tre competizioni. Potevano esserci delle mancanze di Koume, essendo che era in Coppa d’Africa e che mancava qualche giocatore per infortunio. Secondo il mio punto di vista è stato fatto un mercato da cinque e mezzo. La squadra con Belotti e Faraoni, aveva bisogno di giocatori di maggior qualità, che le permettesse di rimanere in campionato anche con il mercato difficile di Gennaio, dove non è riuscita a prendere un giocatore che poteva soddisfare la qualità del gioco di Vincenzo Italiano”.
FN: Per quanto riguarda suo nipote che milita per la prima volta in Serie B, come valuta la sua prestazione fino ad ora?
RB: Mio nipote, Niccolò Buso, gioca a Lecco e sta facendo un campionato buono, con alti e bassi causati da un infortunio che ha avuto e che ha ancora in corso. Lui ha sempre stretto i denti, cercando di essere presente alle partite. Ha già segnato tanti goal e speriamo che riesca in questa stagione ad andare in doppia cifra anche se il Lecco, nelle ultime cinque partite, non ha realizzato punti e ha cambiato l’allenatore.
Niccolò è un ottimo giocatore e arrivare in doppia cifra in Serie B sarebbe un obbiettivo importante. Lui ha tutte le caratteristiche per fare il salto di qualità il prossimo anno cercando di migliorare e questo è fondamentale per un attaccante.
FN: Lei si occupa dell’Area Tecnica dell’Affrico. Che stagione state facendo?
RB: Per quanto riguarda l’Affrico è una stagione, fino ad ora, entusiasmante. Con la prima squadra siamo primi sapendo che c’è un team dietro la Sansovino con maggiori potenzialità rispetto a noi e che è una squadra più forte. Anche domenica, l’Affrico ha recuperato e vinto una partita dove perdeva 2-0 dando un segnale che ha voglia di lottare fino alla fine e questo è un grandissimo segnale da parte dei ragazzi. I complimenti vanno a Luca Tognozzi perché sta mantenendo questa squadra al primo posto in classifica.
FN: Cosa ne pensa della stagione del settore giovanile?
RB: Le squadre del settore giovanile stanno facendo benissimo e quasi tutte le annate hanno interesse a mantenere tutte le squadre tra i primi posti, sperando di poter vincere qualche campionato in queste categorie. Aldilà di questo è la crescita individuale dei ragazzi che sta andando molto bene. Abbiamo avuto dei riscontri su ragazzini che stanno crescendo e migliorando sotto l’aspetto tecnico e di squadra avendo raggiunto dei risultati importanti. L’obbiettivo è la crescita individuale di questi ragazzi.