Mario Mori, consigliere di Fedagripesca Toscana, solleva un’allarme importante riguardo alla presenza sempre più diffusa dei lupi in Toscana e agli indennizzi stanziati dalla Regione per i danni causati agli allevatori e alle aziende agricole.
Secondo Mori, i 500 mila euro destinati dalla Regione Toscana per gli indennizzi non saranno sufficienti a risolvere il problema, considerando l’ampia diffusione dei lupi sul territorio regionale. Mori sottolinea che la presenza del lupo ha raggiunto livelli critici, minacciando settori cruciali come l’allevamento ovino, suino e bovino biologico, soprattutto nelle aree marginali.
“È un animale che sta all’apice della catena alimentare e non ha predatori, è vorace. Di questo passo rischiano di scomparire intere attività come l’allevamento ovino, suino o quello bovino biologico, che si svolge allo stato brado soprattutto nelle aree marginali, causando l’abbandono di queste zone”, ha spiegato Mori.
L’assenza di predatori naturali e la voracità del lupo lo rendono una minaccia per la fauna autoctona, con conseguenze potenzialmente devastanti per specie come il cinghiale e altre piccole e medie specie animali. Questo fenomeno non solo danneggia le attività agricole, ma minaccia anche la biodiversità dell’ecosistema toscano nel suo complesso.
Sebbene l’intervento della Regione per fornire indennizzi sia un passo nella giusta direzione, Mori sottolinea che è necessario adottare misure più ampie e organiche per affrontare il problema in modo efficace. Propone l’idea di iniziare a considerare forme di selezione dei lupi come possibile soluzione a lungo termine.
In conclusione, l’allarme lanciato da Mori evidenzia l’urgenza di affrontare il problema dei lupi in Toscana con misure concrete e pianificate, al fine di proteggere sia le attività agricole che l’equilibrio dell’ecosistema regionale.