La Fiorentina batte la Lazio in casa allo stadio Artemio Franchi di Firenze con un secco 2-1. Una notte particolare dove la Curva Fiesole ricorda con un minuto di silenzio Marco Pezzati e Alessio Rapezzi, due giovani tifosi viola scomparsi prematuramente in circostanze tragiche. Due mazzi di fiori deposti prima dell’inizio della gara dal capitano Biraghi sotto la Fiesole e poi la maglia dello stesso capitano donata e depositata accanto ai fiori all’uscita dal campo dopo la vittoria.
Una partita ben gestita e condotta al meglio dai ragazzi di mister Italiano, che tengono a bada un avversario temibile concedendo poco o niente, salvo l’azione che porta al gol biancoceleste nel primo tempo. Una vittoria importante che ribalta un risultato parziale a fine primo tempo bugiardo. La Fiorentina parte bene in avvio e tiene un ritmo gara molto alto, la Lazio dal canto suo attende il momento giusto per poter ripartire e far male ai viola.
Al 17′ la viola fa capire subito alla Lazio che dovrà sudare molto, Nicolás González, ben servito da Beltran al limite dell’area di rigore, tira in corsa un preciso diagonale, troppo preciso che colpisce la base del palo alla destra della porta difesa da Provedel sotto la Curva Fiesole. La palla schizza sui piedi di Bonaventura che tira a botta sicura con la porta sguarnita. Casale s’immola e per un soffio riesce a deviare in corner salvando il risultato. Dagli sviluppi del corner battuto da Biraghi spunta Belotti libero sul secondo palo, l’incornata è precisa e potente ma il pallone colpisce nuovamente il palo. Sottil raccoglie in area, tira bene e forte, ma Provedel ha un buon riflesso e sventa il pericolo, Romagnoli mette nuovamente in angolo.
Dal corner battuto da Biraghi, la palla va diretta sul primo palo, González è ben appostato ma non trova il pallone che sbatte ancora sul legno della porta e poi la difesa laziale riesce finalmente ad allontanare il pericolo. La Fiorentina, dopo un avvio sprint, tiene bene la gara in mano alla ricerca del gol per aprire la partita. Il calcio, però, si sa, spesso non rende merito a quanto si crea e sul finale di primo tempo la Lazio trova lo spunto per il gol. Immobile, sulla metà campo avversaria apre per Guendouzi, che scatta verso la porta gigliata, vede Luis Alberto libero al limite dell’area e lo serve: il centrocampista spagnolo riesce a far saltare le marcature dei centrali viola e tira battendo inesorabilmente Terracciano.
Al primo affondo la Lazio punisce troppo severamente la Fiorentina che fino allo svantaggio aveva dominato la gara e il primo tempo si chiude coi biancocelesti in vantaggio al 44′. È un colpo durissimo che potrebbe ampiamente influire sul piano psicologico della viola, ma la squadra di mister Italiano appare determinata e nel secondo tempo ci si aspetta la reazione. Una reazione che non tarda ad arrivare e fin dalle prime battute della ripresa la Fiorentina continua a sfoderare un ritmo tambureggiante alla ricerca del gol del pareggio.
Ranieri al 60′ da un corner battuto da Biraghi, si vede nuovamente negare il gol da Provedel che con un gran riflesso respinge un bel colpo di testa diretto in porta. Passa un minuto e Kayode rompe il gioco laziale innescando una ripartenza veloce, serve al centro per González che sulla tre quarti apre a sinistra per Belotti. Il gallo penetra in area e mette dentro un cross basso che taglia tutto lo specchio della porta trovando Kayode ben appostato bravo a tirare in porta, segnare e chiudere magistralmente l’azione, è un pareggio meritatissimo che fa esplodere la gioia del Franchi.
Dopo il pareggio la Fiorentina ingrana la marcia e mette ancora più pressione alla Lazio, spingendo forte in avanti. Al 66′ Belotti penetra la palla al piede in area laziale, si gira bene ma al momento del tiro viene atterrato da Casale. Il rigore è netto e l’arbitro Guida non ha ripensamenti. Della battuta s’incarica González che deve ancora regolare i conti con la sfortuna della serata. La battuta è precisa, fin troppo: un tiro perfettamente angolato che si stampa alla base del palo alla destra di Provedel spiazzato. Paolo interno e la palla esce dallo specchio della porta, la difesa laziale allontana.
Sembra piovere sul bagnato, nella già piovosa serata del Franchi, una porta stregata, un Provedel come spesso accade sugli scudi e tanta sfortuna, tengono ancora la Fiorentina lontana dalla vittoria e dal gol. Nico, e compagni, non si scompongono e nonostante il rigore sbagliato tengono alta la concentrazione e il ritmo continuando in maniera incessante a lavorare la Lazio ai fianchi. Due minuti dopo arriva finalmente il meritato vantaggio: Arthur tira un missile da fuori area, che Provedel non trattiene, sulla respinta Bonaventura, che si era abbassato per far passare il pallone, se lo ritrova servito su un piatto d’argento e da pochi metri piazza il tap-in vincente. Un vantaggio ampiamente meritato che premia l’assedio viola alla Lazio e fa nuovamente esplodere di gioia tutto lo stadio.
Dopo il gol, la Fiorentina gestisce la gara senza mostrare il fianco al forcing biancoceleste dei minuti finali che si spenge nella gestione del possesso palla da parte della viola. Una vittoria importantissima di carattere e grande determinazione quella della Fiorentina che scavalca la Lazio in classifica alla luce di una gara perfetta caratterizzata da un ritmo tambureggiante. Una Fiorentina capace di mettere in crisi nella serata una Lazio poco incisiva, con qualche strascico reduce dalla gara vincente di Champions disputata contro il Bayern di Monaco.