La necessità di un confronto con gli enti esperti e la valutazione delle strutture di accoglienza per minori non accompagnati
Il recente incendio provocato da alcuni minori stranieri non accompagnati presso il Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) di Villamagna ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla gestione dell’accoglienza degli adolescenti vulnerabili nella nostra città.
La consigliera Antonella Bundu, del Gruppo Sinistra Progetto Comune, ha presentato un’interrogazione alla Giunta Comunale per ottenere chiarezza su questa vicenda e sollecitare un tavolo di confronto con gli enti esperti che operano in questo settore.
La situazione di disagio, sia all’interno che nei dintorni del CAS di Villamagna, è stata ampiamente riportata dalla stampa locale, evidenziando la necessità di affrontare con tempestività e concretezza le problematiche legate all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.
La consigliera Bundu richiama anche l’attenzione sul lavoro prezioso svolto dalle comunità socioeducative sul territorio, che si occupano di casi di minori con problemi, sottolineando l’importanza di garantire un trattamento equo e rispettoso dei diritti dei minori stranieri non accompagnati.
L’interrogazione presentata chiede alla Giunta se sia stato convocato un tavolo di confronto con gli enti che da anni operano nel settore dell’accoglienza, come i Padri Mercedari, la Caritas, i Valdesi, L’Opera, il Girasole, al fine di affrontare in modo collaborativo le criticità emerse dopo l’incendio al CAS di Villamagna.
Inoltre, si chiede se ci siano stati sviluppi successivi alla vicenda e se la Giunta ritenga che strutture come i CAS, seppur legalmente supportate, siano una risposta adeguata per ospitare e tutelare i minori stranieri non accompagnati.
L’interrogazione del Gruppo Sinistra Progetto Comune riflette la necessità di un approccio concertato e inclusivo nella gestione dell’accoglienza dei minori vulnerabili, ponendo al centro il benessere e la tutela dei ragazzi che si trovano in condizioni di particolare fragilità.