Esplorando il paranormale: intervista esclusiva con Carmelo Paparone il fondatore dell’Italian Paranormal Research

ByCamilla Mencarelli

Marzo 11, 2024

FirenzeNews è lieta di presentarvi un’intervista esclusiva con Carmelo Paparone, fondatore dell’ITALIAN PARANORMAL RESEARCH. In questa intervista, Paparone ci porterà nel mondo affascinante e misterioso del paranormale, raccontandoci le sue esperienze personali, il lavoro del suo team di ricerca e le sfide affrontate nel campo dell’ignoto. Scoprirete i retroscena delle indagini, le tecnologie utilizzate e le riflessioni su come il paranormale sia percepito dalla società. Una lettura imperdibile per gli appassionati del soprannaturale e per chi è curioso di esplorare i confini della realtà.

Siamo inoltre entusiasti di annunciare che dalla prossima settimana, su FirenzeNews, partirà una rubrica esclusiva settimanale curata dal gruppo di ricerca guidato da Carmelo Paparone. Questa rubrica fornirà notizie fresche e esclusive, in anteprima, sulle ultime scoperte nel mondo del soprannaturale. Non perdete l’opportunità di essere tra i primi a conoscere le ultime novità e approfondimenti su questo affascinante argomento. Stay tuned!


FN: Quando ha scoperto di avere la passione per il mondo del soprannaturale? Ha vissuto qualche esperienza particolare o è un interesse nato da una semplice curiosità?

CP: L’interesse per il mondo del paranormale arriva più o meno all’età di 17 anni, nel lontano 2001, quando in prima persona ho avuto un’esperienza particolare in casa, una registrazione fatta per caso con un vecchio registratore (con i classici tasti play-rec) ed una musicassetta vuota da 60 minuti. Ciò che non mi spiego ancora oggi, non è tanto il risultato avuto con codesta registrazione, ma il perché io l’abbia fatta. Era un pomeriggio d’estate, mese di luglio non ricordo il giorno, mentre mi preparavo per andare a fare la solita partita di calcetto con i miei amici, cercando le chiavi dello scooter, vengo a contatto con questo registratore riposto da anni in un cassetto, lo usavo all’età di 12-13 anni per registrare le canzoni direttamente dalla radio (pirateria fai da te all’epoca). Lo presi in mano e notai che vi era all’interno una musicassetta, schiacciando play, però, mi accorsi che non c’era più niente di udibile, allora riavvolsi il nastro e spinsi contemporaneamente il tasto play ed il tasto rec, avviando di fatto la registrazione che oggi ci porta qui a parlare di paranormale. Tre giorni dopo, dimenticando o rimuovendo ciò che avevo fatto, mi torna in mente quel pomeriggio e curioso di riascoltare il nastro, al minuto 23 sento una voce, molto bassa, ma con tono imperioso che pronuncia una frase, per me incomprensibile. Ma già il fatto che una voce viene fuori da una registrazione in una casa vuota, in campagna, a km dal traffico, per me era qualcosa di molto strano. Tuttavia, non ebbi un’enfasi od un entusiasmo particolare alla scoperta, anzi riposi nuovamente il registratore in quel cassetto. Solo due anni dopo, in un momento molto buio dei miei 20 anni, capii che quella voce era un avvertimento, in quanto ascoltando ripetutamente e in maniera più attenta, la voce pronunciava un cognome tipico del mio paese seguito dalla negazione di frequentare quella famiglia. Infatti, proprio alla fine di una relazione con una ragazza che portava quel cognome mi sono reso conto che avevo buttato tre anni di vita inutilmente, frequentando appunto gente non bella, ma soprattutto che mi aveva rovinato economicamente, poiché in maniera generosa avevo esaurito tutti i miei risparmi per aiutare, non solo la mia compagna dell’epoca, ma anche membri della sua famiglia (purtroppo molto disagiata). Ma tutto il male non viene per nuocere, ed è in quel momento che capii l’importanza di quella registrazione che in poche parole “mi aveva avvertito”, di conseguenza l’interesse e poi la passione per l’invisibile crebbero ogni giorno fino al giugno 2016, quando in una città a 1200 km da casa mia, dopo una breve esperienza in un altro gruppo di ricerca, fondo e nasce l’ITALIAN PARANORMAL RESEARCH.

FN: Di che cosa vi occupate in concreto?
CP: Rispondo sempre che siamo un team in cerca di risposte nel mondo dell’invisibile o meglio dire dell’ignoto, essendo consapevoli comunque che ciò che riscontriamo nelle nostre indagini (così vengono chiamate in gergo), non può rappresentare LA VERITA’, ma sicuramente le anomalie ci aiutano ad aprire la mente e formulare ipotesi su ciò che non vediamo e sentiamo, con i nostri 5 sensi.

FN: Quante persone fanno parte del vostro team di ricercatori e che ruoli svolgono all’interno di esso?
CP: Inizialmente il gruppo era formato da 8 persone per poi cambiare più volte numero e componenti, fino ad arrivare al 2020, anno da cui mi accompagnano nel mio percorso Manuel, Melissa e Deborah, persone che vedrete nei nostri documentari d’indagine per tutto il 2023, dal lunedì’ al giovedì alle 14:15 sul nostro omonimo CANALE YOUTUBE.

FN: Che tipo di background e esperienza avete in questo settore e cosa porta di specifico ogni membro del team al gruppo?
CP: Personalmente, trasferito in quel di Forlì in Emilia Romagna, dove la mentalità è molto più aperta rispetto al paese in provincia di Messina da cui derivo, ho iniziato a seguire corsi e conferenze, nel mondo delle energie in generale, per poi concentrarmi sull’argomento paranormale. Seguivo un gruppo che è ancora in attività, che ringrazierò sempre nonostante ne sia uscito dopo poco tempo, perché mi ha dato le basi per iniziare ad operare in questo campo e imparare a fare il “GHOST HUNTER”, termine che non mi piace moltissimo per la sua traduzione letteraria, perché appunto non cacciamo nulla, benché meno crediamo ai fantasmi intesi come anime di defunto, però ci chiamano così e quindi lo facciamo andar bene. Quindi di esperienza ne ho abbastanza, così come i miei compagni di viaggio, che vengono dallo stesso settore, qualcuno dal mondo pagano, qualcuno dalla metafonia.

FN: Che tipo di apparecchiatura utilizzate per svolgere le vostre ricerche e dove viene acquisita?
CP: Compriamo la nostra attrezzatura, comprese le telecamere di registrazione, dagli USA o dall’Inghilterra, nazioni in cui abbiamo instaurato un rapporto di amicizia con 2 fornitori che riescono a farci delle forti scontistiche sulla merce che ogni anno acquistiamo. Dico ogni anno non a caso, ma nel nostro mondo ci sono sempre più aggiornamenti (up-grade) di attrezzature o la nascita di nuove, che bisogna assolutamente prendere per non restare indietro nei confronti dei nostri colleghi extra-europei.

FN: Il mondo dell’occulto non è sempre visto di buon occhio e molto spesso chi si occupa di questo tipo di ricerche viene catalogato come stregone o falsario. Cosa ha da dire a chi ha questa idea di voi?
CP: Purtroppo, al mondo del paranormale vengono associati anche maghi, finte streghe, illusionisti, cartomanti etc. etc.
Per carità in un certo senso ci può stare, perché sempre di ignoto si tratta, ma per chi come noi lo fa spinto dalla passione, senza remunerazione, totalmente in maniera gratuita, girando lo stivale ogni week end o quasi a spese nostre, non vedo la possibilità di essere associato a queste “diverse “categorie dell’ambiente paranormale. Ho sempre donato il mio 5×1000 ad un’associazione fondata da Piero Angela, denominata C.I.C.A.P., che nacque proprio per contrastare i fenomeni di truffe e raggiri, prodotti proprio da operatori del settore. Ho sempre stimato quindi la loro attività di controllo e denuncia, fino a quando però mi sono accorto che diminuito o quasi azzerato il pericolo truffe, si sono buttati sull’unica cosa rimasta, il Ghost Hunting appunto, condannando tutti o quasi tutti i gruppi che fanno questa attività. Ciò che più mi ha deluso infatti che molti esponenti di questa Associazione non fanno altro che organizzare conferenze (a suon di €) e vendere libri (sempre a suon di €), semplicemente dicendo che non esiste nulla. Senza riportare o far vedere esperienze sul campo e soprattutto (per quanto ci riguarda), non accettando mai un invito a partecipare ad una nostra indagine.​

FN: Qual è stata la ricerca più importante che avete svolto fino ad ora?
CP: Per quanto mi riguarda sono stato sfidato anni fa a passare 5 giorni e 5 notti all’interno di un castello in Emilia-Romagna e ciò che ho visto e sentito con i miei occhi, ad oggi non l’ho mai raccontato a nessuno, quindi mi dispiace non lo farò neanche oggi, ma ciò che posso dire è che personalmente ho capito cos’è IL PARANORMALE. Spero però di poterlo documentare e poterlo finalmente dire al mondo intero, sono convinto altresì che prima o poi i fenomeni che ho visto e sentito (Lo ripeto non a caso) lo potranno vedere e sentire anche tutti coloro che non credono a nulla.

FN: Le ricerche che svolgete non sono sempre “pacifiche” né semplici. Qual è stata quella più complicata ma memorabile allo stesso tempo?
CP: Direi Villa De Vecchi, poiché è stata un’indagine, forse l’unica dove abbiamo filmato un attacco nei confronti di un componente del gruppo, è stata complicata per le ore di viaggio, l’organizzazione, la raccolta di testimonianze aggiuntive, ma poi il filmato parla da sé.

FN: Quali sono le principali sfide che prevedete nel campo della ricerca sul soprannaturale e come pensate di affrontarle?
CP: Le principali sfide per noi sono rappresentate dalla riuscita di far uscire la parola “PARANORMALE” dal mondo dei Tabù, le affronteremo macinando i chilometri in Italia e nel 2025 anche in Europa, cercando di far aprire le menti a più persone possibili, confermando però sempre che NON SIAMO PORTATORI DI VERITA’ ASSOLUTE. A questo proposito vorrei anche esprimermi nei confronti di chi ci definisce FAKE , ma non parlo di noi poiché veramente in pochi lo pensano, ma in generale a tutta la categoria: Chi fa video sul paranormale, anche coloro che lo fanno per solo e puro intrattenimento recitando dei copioni, è sempre utile ad aprire la mente e riflettere su quanto visto i un video, noi fino ad adesso questa necessità di costruire dei video “ finti” per intrattenere non l’abbiamo mai avuta, anche perché le sensazioni che si provano quando analizzi il materiale post indagine e trovi delle anomalie, non hanno paragoni. Tuttavia devo ammettere che delle anomalie “ involontariamente Fake”, possono comparire in qualche video, dettate da suggestione o da stanchezza e quindi mancata attenzione in fase di analisi, ma tutto questo non può ridurre la veridicità delle sensazioni ed emozioni provate in un’indagine e le rispettive ipotesi che ne vengono fuori.

FN: Ci può parlare dei vostri progetti e obiettivi per il futuro?
CP: Qualche spoiler fra una risposta e l’altra, è stato involontariamente fatto (BASTA LEGGERE FRA LE RIGHE), tutto il resto è TOP SECRET! Ciò che posso dirVi, aspettiamo con ansia il 2025!

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