La redazione di Firenze News ha intervistato in esclusiva Alberto Lungherini, candidato consigliere comunale per Forza Italia a Firenze, per una riflessione sulle sfide e le prospettive della città. Attraverso questa intervista, abbiamo esplorato le motivazioni che lo hanno spinto a entrare in politica, il suo contributo unico derivato dall’esperienza nello sport e le visioni per un futuro più sicuro e prospero per Firenze. Lungherini ha condiviso la sua visione appassionata e le proposte concrete per affrontare le questioni cruciali che la città deve affrontare, dalla sicurezza alla mobilità, dalla riqualificazione urbana alla promozione dello sport. Un’opportunità per comprendere meglio il suo impegno per il benessere della comunità fiorentina.
FN: Quale è stata la tua principale motivazione dietro la decisione di candidarti come consigliere comunale per Forza Italia a Firenze?
AL: Ho accettato l’invito fatto da un amico corretto ed esperto nella politica da tanti anni come Marco Stella e per l’immenso amore che ho da sempre per Firenze, città dove sono nato e dalla quale sono stato assente per molti anni causa lavoro. Ho sempre mantenuto il contatto con la città e gli amici, e ogni volta che tornavo avvertivo cambiamenti in negativo che non mi piacevano, sia che si trattasse di traffico ma soprattutto di sicurezza del cittadino. Ho pensato che fosse giusto provare a cambiare un poco le cose ed ho accettato con entusiasmo.
FN: In che modo pensi che la tua esperienza nel mondo dello sport possa contribuire positivamente al tuo lavoro all’interno del consiglio comunale di Firenze?
AL: Ho un’esperienza più che trentennale nello sport professionistico e dilettantistico in Italia e in 4 Paesi stranieri. Le circostanze professionali che mi hanno portato a vivere in varie città del mondo e in continenti diversi mi hanno permesso di arricchire la mia cultura personale e vedere vari modi di gestione della “cosa pubblica” e nella fattispecie dello sport. Ho pensato che questa esperienza umana potesse essere messa a disposizione della mia città. Il punto che mi sta più a cuore nel mio compito è quello di riportare il PARCO DELLE CASCINE alla dimensione di un parco per le persone che vogliano fare sport all’aria aperta o anche semplicemente fare un pic-nic con familiari o amici. Il fiorentino o il turista non possono avvertire il senso di pericolo che invece in questa zona è altamente percepito e le Cascine devono tornare il luogo di aggregazione e svago familiare e sportivo come succede in molte città del mondo, vedi per esempio New York o Valencia dove sono stato di recente, o Doha in Qatar dove ho vissuto per 9 anni. Non si può avere timore a frequentare il parco cittadino per eccellenza per la presenza della piccola criminalità che la sta facendo da padrona e sta svalutando la qualità della vita fiorentina, contribuendo ad una discesa vertiginosa della nostra città nella classifica italiana della sicurezza. Al momento attuale, dopo Milano, Roma, Rimini e Bologna, la città del giglio si trova al quinto posto nella classifica italiana delle città più insicure…non è accettabile. Fra le proposte per cambiare la rotta a questa pericolosa tendenza si potrebbe pensare ad un corpo della Polizia Municipale adeguatamente formato a tale scopo che si dovrebbe dedicare alla vigilanza e al controllo del Parco stesso. Proporrei anche corsi gratuiti di difesa personale nei vari quartieri per le persone che non possono permetterselo economicamente. Un’altra cosa importante è l’incremento e la riqualifica, dove necessario, dei centri SPORT – HABILE. Queste persone e gli operatori che se ne occupano avrebbero bisogno, infatti, di maggiori risorse e più impianti dedicati. Avrebbero bisogno di persone formate “ad hoc” e non ci sono attualmente. Ci sono impianti sportivi nella nostra città che hanno gravi carenze per quanto riguarda la pulizia o non sono semplicemente adeguati per le sedie a rotelle o spogliatoi. Negli impianti da me visitati dove si pratica il nuoto, per esempio, ci sono corsie rotte e vecchie che tagliano letteralmente la pelle degli atleti. Mi piacerebbe proporre una GIORNATA FISSA DELLO SPORT CITTADINO da organizzare nei vari quartieri, ad esempio in concomitanza con il calendimaggio i festeggiamenti dedicati alla PRIMAVERA. Quelle che erano LE MAGGIOLATE potrebbero diventare le giornate dedicate allo sport cittadino. Potrebbe essere pensato, ad esempio, per il terzo sabato e domenica di maggio (nei miei 9 anni in Qatar ho apprezzato la FESTA NAZIONALE DELLO SPORT il secondo martedì di febbraio di ogni anno).
FN: Quali ritieni siano le principali sfide che Firenze deve affrontare e quali sono le tue proposte per affrontarle?
AL: Chiaramente se dovessi essere eletto non parteciperei solo alla discussione sulla città in ambito sportivo ma anche sugli altri temi scottanti come appunto traffico e soprattutto sicurezza. Oltre ai temi già esposti per quanto riguarda l’aspetto sportivo direi che 2 aspetti fondamentali per riqualificare Firenze siano rappresentati da SICUREZZA E MOBILITA’. Il tema della SICUREZZA è per me fondamentale oggi a Firenze, anche se l’attuale Amministrazione tenta di sminuire il problema. Vanno raddoppiate videosorveglianza ed illuminazione e non si possono accettare in città “zone franche” dove il cittadino teme di avventurarsi. Firenze deve tornare ad essere una città come era 30 o 40 anni orsono, in cui una donna o un uomo non avevano molti timori a passeggiare di sera in centro o sui Lungarni. Il tema della sicurezza è per me fondamentale oggi a Firenze, anche se l’attuale Amministrazione tenta di sminuire il problema. Vanno raddoppiate videosorveglianza ed illuminazione. Mi sono sentito meno in pericolo in metropoli come Jakarta (la capitale con 12 milioni di persone della Indonesia dove ho lavorato) che nel centro di Firenze o alle Cascine. Altro tema scottante: il TRAFFICO. Non possiamo passare ore in auto per andare da una parte all’altra della città. Un’idea per favorire i Fiorentini e ovviare ai problemi del traffico cittadino potrebbe essere quella di NON FARE PAGARE IL TRATTO AUTOSTRADALE FI-NORD FI-SUD AI RESIDENTI NEL Comune. Inoltre i cantieri per la tramvia hanno portato seri problemi agli esercizi commerciali che hanno subito gravi perdite economiche a causa di questi e dopo il COVID in molti casi hanno dato il colpo di grazia e credo sia il caso di pensare a degli sgravi fiscali per questi commercianti.
FN: Descrivi il tuo percorso politico all’interno di Forza Italia e quali sono stati i valori o gli obiettivi principali che ti hanno spinto ad entrare in questo partito?
AL: Non ho mai apprezzato certi atteggiamenti della sinistra e la sua dicotomia di comportamento in contrasto con quanto affermato. Per sintetizzare non amo la filosofia ipocrita del “radical-chic” o della “gauche caviar” per dirla alla francese. Non ho un passato da uomo politico anche se ho sempre seguito le vicende italiane e fiorentine anche dai Paesi esteri dove ho vissuto. Il mio è un percorso di un professionista che, dopo decenni di vita dedicata allo sport, ha deciso di mettere al servizio della collettività la propria esperienza. Questo non avere un “passato politico” secondo me invece di essere un fatto negativo sono convinto che rappresenti la mia forza. Molte persone sono deluse dalla politica e da chi l’ha gestita finora e la mia “missione”, come va di moda dire ora, è quella di essere un fiorentino innamorato pazzamente della sua città e dei suoi abitanti che cerca di migliorare la situazione attraverso il confronto con le persone ed il buon senso. Non ho mai perso il legame con la mia città (in Qatar quando facevo il preparatore atletico in Medio Oriente fondai il VIOLA CLUB QATAR) e sono orgoglioso di essere nato a pochi passi dal Cupolone del Brunelleschi. Per questi motivi penso che la gestione della “cosa pubblica” debba essere fatta e pensata sì da esperti di politica ma anche e soprattutto da chi ama in questo caso la città desiderando solo e soltanto il suo bene. Nel centro destra in generale e in FORZA ITALIA in particolare apprezzo che la persona sia al centro di tutto e questo significa molte cose: dalla difesa dei più deboli all’affermazione di un’identità di sentirsi parte di una nazione senza che questo venga frainteso come sopraffazione del diverso ma come esigenza del rispetto della nostra cultura e dei nostri costumi. Ho vissuto per 13 anni all’estero e 3 dei 4 Paesi in cui ho vissuto sono di religione islamica. Io ho sempre rispettato gli usi, i costumi e la religione dei posti in cui vivevo e credo di avere il diritto che la cosa sia reciproca per chi da espatriato vive da noi. Inoltre come ho già detto l’amicizia con Marco Stella e la sua trasparenza e correttezza come persona e politico hanno fatto il resto. Anzi posso dire che il giorno stesso della conferenza stampa in Regione per la presentazione dei candidati al Consiglio Comunale ho ricevuto la proposta da un allenatore italiano per fare il preparatore atletico in una Nazionale africana ma avendo preso questo impegno ho preferito mantenere la parola data.
FN: Qual è la tua visione di Firenze tra cinque anni sotto la guida del nuovo consiglio comunale, nel caso in cui il candidato Sindaco di destra vinca le elezioni?
AL: Una città dove ci si senta protetti e sicuri, una città dove si possa fare sport nelle aree e nelle strutture predisposte senza differenza tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, una città dove ci si possa muovere da un posto a un altro senza impazzire nel traffico, una città dove tornino a fiorire gli artigiani e gli esercizi commerciali tipici della nostra Firenze, una città che rispetta chi viene per turismo o per viverci e che sia rispettata in egual misura per evitare di doversi esprimere come il nostro illustre antenato Dante Alighieri che diceva (come è ricordato in una targa al Galluzzo): “o quanta fora meglio esser vicine a noi le genti che io dico e al Galluzzo e a Trespiano aver nostro confine…”