Presidente dell’Associazione Aiteb: “il botulino potrebbe essere un aiuto contro la depressione”

Studi scientifici suggeriscono che la tossina botulinica possa avere effetti positivi sull’umore, ma sono necessarie ulteriori ricerche per confermarlo come trattamento per la depressione

Secondo Giovanni Salti, presidente dell’Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino (Aiteb), il botulino potrebbe avere un ruolo terapeutico nel trattamento della depressione, oltre a migliorare l’aspetto estetico del volto. “Il botulino, se usato correttamente, può essere applicato in campo medico e terapeutico. Con effetti sulla depressione e sul sistema nervoso centrale”, afferma Salti.

Salti fa riferimento a studi scientifici che indicano come la tossina botulinica, una volta iniettata per bloccare i muscoli corrugatori del volto, possa avere effetti positivi sull’umore del paziente. Questo potrebbe essere attribuito a diversi meccanismi, tra cui l’imitazione facciale e gli effetti sul sistema nervoso centrale, in particolare sull’attività dell’amigdala, un’area del cervello associata alle emozioni.

“La teoria più interessante è un’altra e riguarda gli effetti a livello del sistema nervoso centrale. In questo caso si ritiene che il botulino agisca anche sull’attività dell’amigdala, l’area del cervello dove è presente gran parte della nostra emotività. Ci sono stati studi che, tramite risonanza magnetica funzionale, hanno mostrato che bloccando i muscoli corrugatori c’è poi una riduzione dell’attività dell’amigdala, iperattiva in caso di depressione, paura, ansia, e questo porta a un miglioramento umorale”, dichiara Salti.

Tuttavia, il presidente dell’Aiteb sottolinea che il botulino non è ancora stato autorizzato come farmaco per il trattamento della depressione e che sono necessari ulteriori studi clinici per valutare la sua efficacia e sicurezza in questo contesto. Attualmente, i trial clinici sono in corso per valutare l’uso del botulino nel trattamento della depressione, ma è importante che questi disturbi siano trattati da specialisti in psichiatria.

Salti consiglia cautela nell’utilizzo del botulino per scopi terapeutici e sottolinea che, anche se può migliorare l’umore come effetto collaterale del trattamento estetico, non dovrebbe essere considerato come un trattamento primario per la depressione senza la supervisione di professionisti qualificati.

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