Azione Ncc critica l’introduzione della seconda guida, sostenendo che favorisca solo i tassisti a discapito dei noleggiatori, mentre sorge il dibattito sulla qualità del servizio e l’equità fiscale
La recente introduzione della seconda guida per i taxi a Firenze ha scatenato una forte polemica, con l’associazione Azione Ncc che solleva pesanti critiche sulla misura. Secondo loro, questa nuova disposizione favorisce esclusivamente i tassisti a scapito dei noleggiatori, alimentando ulteriori disparità nel settore dei trasporti cittadini.
“Il problema fondamentale è che molte delle attività svolte dai tassisti fiorentini non rientrano nei loro compiti, ma sono compiti che spettano a noi noleggiatori con conducente, come le visite turistiche nel Chianti e altre località al di fuori di Firenze,” afferma Azione Ncc in una dichiarazione.
Secondo l’associazione, la seconda guida non è altro che un ulteriore privilegio concesso alla lobby dei tassisti, senza alcun beneficio tangibile per i cittadini. “Aumentare le ore di prestazione non ha senso se le vetture sono impegnate altrove a servire i turisti in Toscana,” sostengono i noleggiatori.
Inoltre, Azione Ncc solleva il problema dell’equità fiscale, sottolineando che i tassisti potrebbero incassare il doppio senza essere soggetti a un aumento delle tasse, poiché manca un tassametro fiscale. Questo, secondo loro, costituisce una vera e propria ingiustizia verso altre professioni sottoposte a rigorosi controlli fiscali.
La soluzione proposta dall’associazione è chiara: applicare le norme esistenti a tutta la categoria, abbandonando favoritismi e ponendo al centro la qualità del servizio offerto ai cittadini.
Mentre il dibattito infuria, resta da vedere se le autorità cittadine risponderanno alle critiche di Azione Ncc e quali saranno le prossime mosse nel settore dei trasporti a Firenze.