L’Agenzia europea per la cibersicurezza identifica le principali minacce emergenti per il 2030
L’Enisa ha recentemente aggiornato le minacce emergenti per la sicurezza informatica, mettendo in evidenza rischi legati all’abuso dell’intelligenza artificiale (IA), alle campagne di disinformazione e alla sorveglianza digitale. Secondo la previsione dell’agenzia, queste tendenze avranno un impatto significativo entro il 2030.
Secondo il direttore esecutivo dell’Enisa, Juhan Lepassaar, monitorare costantemente le minacce e le tendenze attuali è fondamentale per migliorare la sicurezza informatica e affrontare le sfide future. L’Enisa ha identificato diversi fattori di rischio, tra cui:
- Abuso dell’IA: l’uso crescente dell’IA nelle nostre vite quotidiane ha portato a preoccupazioni riguardo all’abuso di questa tecnologia, che potrebbe essere sfruttata per scopi malevoli.
- Campagne di disinformazione e operazioni coperte: l’Enisa segnala un aumento delle operazioni di disinformazione e influenzamento, che possono minare la fiducia nell’informazione online e influenzare le opinioni pubbliche.
- Minacce ibride avanzate: si osserva un aumento delle minacce ibride avanzate, che combinano metodi tradizionali e digitali per attaccare sistemi e reti informatiche.
- Carenza di competenze: nonostante gli sforzi per sviluppare talenti nel campo della sicurezza informatica, la carenza di competenze rimane una sfida significativa.
- Attacchi alla catena di fornitura del software: gli attacchi alla catena di fornitura del software rappresentano ancora una delle minacce più elevate, evidenziando la vulnerabilità causata dall’integrazione di fornitori e partner terzi.
L’Enisa sottolinea l’importanza di affrontare queste minacce attraverso piani di mitigazione efficaci e collaborazione tra le organizzazioni e le forze dell’ordine.