Prosegue il lavoro verso un nuovo Modello Nell’ambito della sanità e dei servizi sociali, si assiste a un continuo avvicinamento al cittadino, evidenziando un percorso volto a definire un nuovo modello di assistenza territoriale. Questa trasformazione rappresenta una priorità imprescindibile per il benessere e la tutela della salute dei cittadini, in particolare degli anziani, dei malati cronici e dei soggetti più fragili.L’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini, sottolinea l’importanza di accompagnare i cittadini nel sistema di assistenza anziché farli continuamente entrare ed uscire. Questa nuova organizzazione si basa su nuovi bisogni, qualità e quantità dei servizi offerti, nonché sulla sostenibilità del sistema sanitario.La Toscana ha abbracciato questa sfida con l’attuazione del decreto ministeriale 77 del 2022, arricchendo la riforma con un approccio che valorizza le esperienze e le sperimentazioni locali. L’obiettivo è creare un sistema integrato che coinvolga case ed ospedali di comunità, assistenza domiciliare, telemedicina e tecnologie innovative.Le case ed ospedali di comunità, finanziati con il Pnrr, diventeranno punti focali dell’assistenza territoriale, integrandosi con i servizi di assistenza a domicilio e la telemedicina. Inoltre, si punta a favorire una maggiore collaborazione tra servizi sanitari e servizi sociali.L’assessora alle politiche sociali, Serena Spinelli, evidenzia il ruolo strategico degli ambiti territoriali e dei ‘Punti Insieme’ nel favorire la comunicazione e la connessione tra i due mondi, rappresentando un significativo passo avanti.La riforma, avviata nel dicembre 2022, prevede la realizzazione di 77 case di comunità, 23 ospedali di comunità e 37 Centrali Operative Territoriali (Cot), al fine di garantire un’assistenza integrata e personalizzata per i cittadini. Le prime Cot sono già operative dal primo marzo.Un elemento chiave della riforma è il passaggio da case della salute a case della comunità, dove professionisti di diverse discipline lavorano insieme per garantire un migliore supporto ai pazienti. Questo approccio prevede la collaborazione tra medici di famiglia, infermieri di comunità, specialisti e assistenti sociali.Il presidente Giani sottolinea l’importanza di uniformare i modelli di assistenza territoriale per garantire un’offerta omogenea su tutto il territorio toscano. L’innovazione, i servizi digitalizzati e la sanità di iniziativa rivestono un ruolo fondamentale nel promuovere la prevenzione e gestire le malattie croniche.In conclusione, il percorso verso un nuovo modello di assistenza territoriale rappresenta una significativa evoluzione nell’ambito della sanità e dei servizi sociali, mirando a migliorare la qualità della vita dei cittadini toscani attraverso un’assistenza più vicina, integrata ed efficiente.