Davide Parigi: oro, boxe e viola

ByCristina Vannuzzi

Aprile 5, 2024

Oro, boxe e viola

Davide Parigi, le passioni di un giovane imprenditore toscano

 

Incontriamo Davide Parigi,  giovane imprenditore toscano, fiorentino, animato da tre passioni, oltre quelle per la sua famiglia, impegnato nel mondo dell’oreficeria, oro e orologi di alto livello, la passione per lo sport e per la Fiorentina, la Viola, come si dice a Firenze.

Con Parigi è stato un incontro interessante perché tocca l’industria e l’investimento dell’oro, degli orologi e del lusso, in un momento storico assai pesante come quello che stiamo vivendo. Una chiaccherata interrotta da momenti di leggerezza, come la boxe, sport che pratica abitualmente da non professionista, e la Fiorentina, l’amore che rende i tifosi viola i più appassionati d’Italia.

FN: Davide ci parli degli orologi in questo momento storico.

DP: Per gli orologi svizzeri il 2024 inizia in crescita, trainato dalla fascia lusso. L’industria non sembra risentire delle incertezze globali  dove salgono gli acquisti di modelli della fascia più alta. L’industria svizzera degli orologi ha iniziato il 2024 con un nuovo aumento delle esportazioni e tutti i mercati principali hanno registrato il segno positivo. Il rallentamento economico internazionale e la forza del franco, che fa di fatto costare di più i prodotti elvetici, non hanno dunque sin qui fermato la marcia del polo svizzero. Per quest’ultimo la sfida ora è riuscire a crescere ancora con un buon ritmo dopo i livelli già raggiunti.

FN: Cosa di può dire l’oro? Lei è proprietario di Fondo Oro Toscana, fra i maggiori punti commerciali in Toscana. Ci  può raccontare la storia dell’oro, un settore affascinante ma che non tutti conoscono?

DP: Da sempre oro e argento sono associati al concetto di moneta di scambio. I Sumeri pare basassero le quotazioni sulla mina, una libbra d’argento del peso di 436 grammi. L’utilizzo dell’oro e dell’argento come moneta invece non è chiaro se risalga alle prime dinastie cinesi o agli abitanti della Lidia dalla metà del VII secolo a.C..

Pare che sia del 550 a.C. la prima moneta in oro puro. Interessante notare come i pezzi d’argento e d’oro fossero presenti come forma di pagamento anche nella cultura ebraica: ne troviamo un esempio nel vangelo di Matteo quando si parla del tradimento di Gesù da parte di Giuda. La moneta iniziò così a sostituire il baratto e a trasformare l’economia dei popoli e gli scambi tra popolazioni distanti e diverse. L’oro divenne il metallo universalmente riconosciuto come un oggetto di valore e, pertanto, indispensabile mezzo di scambio e di progresso sociale ed economico.

Abbiamo notizie del lingotto citando Creso, ultimo re della Lidia che trasformava in oro quello che toccava. Dice la leggenda, che donò al tempio di Apollo 117 lingotti d’oro e pare addirittura che in Babilonia, già nel III millennio a.C. fosse già l’uso di creare lingotti d’oro standardizzati del peso di circa 14 grammi l’uno, con inciso sulla superficie il nome del regnante.

Il lingotto d’oro nel corso della storia ha subito variazioni di peso e di volume, fino ad arrivare ai nostri giorni, in cui il lingotto d’oro si conferma come una riserva di valore e come uno degli investimenti più sicuri nel mondo. Acquistare barre d’oro e d’argento o parte di esse è ancora oggi una delle soluzioni più interessanti e immediate per diversificare e mettere al riparo una parte di capitale.

La facilità di trasporto, di stoccaggio, la facilità con cui è possibile acquistarlo e venderlo con conseguente immediata liquidità al bisogno, rende l’oro in lingotti un investimento semplice nell’ecosistema finanziario mondiale.

Oggi questa forma di investimento non è più prerogativa di grandi investitori o degli istituti bancari, ma è accessibile ai privati e piccoli risparmiatori. L’acquisto e la vendita dei metalli preziosi, tra cui l’oro, hanno fatto in modo che Compro Oro e Banchi Metalli diventassero intermediari importanti e affidabili che forniscono servizi a favore di piccoli e medi investitori.

FN: In questo momento di crisi mondiale il settore come si colloca sulle borse?

DP: L’oro aggiunge alle sue caratteristiche peculiari e alla sua funzione di moneta, funzioni più specifiche: come riserva. Soprattutto per le banche centrali detenere oro significa affidare al metallo la funzione di garanzia a fronte di emissione di monete e ha una funzione di riserva in caso di estreme necessità che lo rende un vero investimento. Per i privati possedere oro  significa avere un obiettivo di investimento a medio-lungo termine per proteggersi dalle svalutazioni e da incertezze, ed è considerato “bene rifugio” in situazioni di instabilità economica e di incertezza monetaria ed è un  bene di consumo per uso industriale, in gioielleria o nelle tecnologie elettroniche e medicali.

FN: Come viene valutato un lingotto d’oro oggi?

DP: Il metallo prezioso ha stabilito diversi record nelle ultime settimane, anche nella sua veste di bene rifugio durante i periodi turbolenti come questo, con la crisi in Medio Oriente e la guerra in corso in Ucraina. Oggi  l’oro sta registrando un record pazzesco, corre più a New York che a Londra, come ai tempi del Covid. Il lingotto ha superato anche la barriera dei 2300 dollari l’oncia lasciando gli analisti sconcertati dalla potenza del rally e da una nuova, rara anomalia: il prezzo dei lingotti ha toccato un massimo a 2323,70 dollari l’oncia questa mattina (ora oscilla intorno a 2315,54 dollari).

FN: Ci parli delle sue passioni più “leggere”: la boxe e la Viola…

DP: La Viola si ama, punto. Per noi la Fiorentina è un credo, la passione vera. Invece, oltre alla Viola tra gli sport io amo la boxe, con leggerezza, con passione, con divertimento e ironia.

Quando si parla di boxe io ricordo sempre Nelson Mandela che diceva che “un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso” alla sfortuna, alle cadute e al dolore. Un pugile, sul ring, non vede e non sente, cerca solo la concentrazione ma sente solo il battito del suo cuore.

Per me è passione. Non sono professionista e la cosa più bella che ti insegnano quando entri in una palestra di pugilato per la prima volta è avere rispetto del tempo e poi scopri il ring: tre minuti di lavoro e un minuto di riposo e poi determinazione, grinta e coraggio. Questo sport è capace di tirare fuori tutte queste qualità insieme.

Oggi si riscontra un grande boom di presenze nelle palestre di pugilato, sia per donne che per i bambini. La boxe ha assunto una nuova veste, rivolta al fitness, all’antibullismo e alla cura per malattie neurogenerative. Infatti, la boxe è uno sport che esalta la volontà di affrontare ogni evento, perché un pugile non scappa dal ring, non si nasconde per non replicare a un avversario, non evita di affrontare la situazione, se non attacca, almeno si difende, se non condivide, pensieri o pugni che siano, lo fa capire, ma c’è rispetto per sé e per gli altri, una sorta di comandamenti da onorare nello sport in generale, nella boxe in particolare.

Ringraziamo Davide Parigi per questa interessante intervista e per il suo punto di vista sull’Oro, sulla Viola Fiorentina e sulla sua amata Boxe!

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