Edmundo: tra controversie e scuse, l’eccentrico fuoriclasse della Fiorentina 98-99

ByGiovanni Buccarelli

Aprile 6, 2024

Edmundo Alves de Souza Neto è nato il 2 Aprile del 1971 nella città di Niterói, vicino a Rio De Janeiro, dove visse la sua infanzia. L’ambiente di crescita era quello delle Favelas di San José Di Marcia nel settentrione della capitale carioca. Il padre lavorava come parrucchiere e la madre svolgeva il lavoro di donna delle pulizie. Viveva in un mondo di povertà e l’unica salvezza fu il calcio.

Cresceva con un mito, Roberto Dinamite, la bandiera del Vasco da Gama. Esordi a 20 anni e faceva coppia con Bebeto in attacco. Dimostrava capacità atletiche degne dei migliori giocatori, debuttò nella Nazionale brasiliana nel luglio del 1992, a 21 anni, guadagnandosi l’appellativo di “O Animal” da parte del giornalista Omar Santos

 

L’incidente Mortale

L’episodio che lo ha segnato è del 1995, nel mese di Natale, causò un gravissimo incidente stradale a Rio. Morirono tre persone: una ragazza che viaggiava in macchina con lui e una coppia che si trovava nell’altra auto. Nel 2011 fu condannato a quattro anni e mezzo di semilibertà per omicidio colposo e lesioni, ma dopo vari ricorsi evitò il carcere grazie a una prescrizione.

 

La parentesi in Viola

A Firenze arrivò nel mercato di gennaio del 1998.La sua breve parentesi alla Fiorentina è stata contrassegnata da una controversia, poiché non si adattava al club e aveva divergenze con l’allenatore Malesani.

Durante il Mondiale del 1998, in cui giocava come riserva di Bebeto per il Brasile, ha criticato apertamente la Fiorentina, dichiarando che non era la squadra adatta al suo talento.

Fu esonerato Malesani e venne nominato come nuovo coach Trapattoni, l’ultima esperienza del tecnico era stata al Bayern Monaco . Edmundo, infatti, decise di lasciare la squadra per andare al Carnevale di Rio, suscitando polemiche e tensioni con la squadra e la dirigenza. La decisione di abbandonare il club   durante un momento così importante è stata attribuita al fatto che aveva inserito una clausola nel suo contratto che gli permetteva di essere libero per andare in Brasile per le festività. Tuttavia, questa mossa è stata considerata un tradimento dai suoi compagni e dalla dirigenza, poiché ha indebolito le speranze della Fiorentina di vincere lo scudetto, vinto poi dal Milan, squadra sfidata nella gara precedente, dove si infortunò Omar Gabriel Batistuta.

I giornalisti scrissero che era dovuto andare in Brasile per risolvere questioni legali. La Fiorentina la settimana successiva, perse il match chiave per il titolo nazionale contro l’Udinese e fu agguantata da Parma e Lazio dopo il pari della settimana prima contro il Milan. I rossoneri vinsero poi lo scudetto e a fine stagione Edmundo tornò a giocare nei bianconeri  Brasiliani .

A fine stagione Trapattoni si presentò in sala stampa dichiarando “Perdemmo Battistuta e lui se ne andò al Carnevale di Rio de Janeiro. Provai a convincerlo andando a riprenderlo in aeroporto ma disse che per lui era una cosa troppo importante e non riusci  a trattenerlo. Avevamo sette punti di vantaggio sul Milan, ma senza Battistuta e Edmundo la storia cambiò e il Milan riuscì a riprenderci e sorpassarci, così svanì il sogno scudetto”.

Batigoal se ne andò da Firenze e dichiarò: “Non avrei voluto andar via, ma quando diedero a Edmundo il permesso di raggiungere il Brasile per il Carnevale si ruppe il rapporto con la dirigenza. Avevo dato le mie caviglie alla Fiorentina… e nel momento del bisogno di tutti mandavano un compagno in vacanza”.

Anni dopo, il Carioca si scusò con la Fiorentina e rilasciò delle interviste per distendere gli animi, anche perché i tifosi gigliati lo amavano. Dichiarò: “Battistuta e Rui Costa, ad oggi, non ho più contatti con loro, ma li stimo molto. È importante ribadire che a quei tempi loro non lottavano contro di me, ma per un bene maggiore: la Fiorentina. Difendevano la società, mentre io mi battevo per ciò che ritenevo migliore per me in quel momento. Sono grato a tutti i club per cui ho giocato, ma tifo per la Fiorentina. Ho un affetto speciale per Firenze”.

Tornò in Serie A con il Napoli

I partenopei spesero un miliardo di lire , per il prestito oneroso dal Vasco Da Gama . Fu presentato al San Paolo , davanti a ventimila spettatori , essendo Sud Americano lo vedevano come il successore di Diego Armando Maradona . O Animal realizzò solo un goal in stagione contro la Fiorentina . Fu una annata disastrosa visto che il Napoli subì la retrocessione in Serie B

 

Il finale di carriera

Ha trascorso gli ultimi anni della sua carriera in Giappone con Tokyo Verdy e Urawa Reds, ritirandosi nel maggio del 2008. È considerato una leggenda del calcio Sud Americano , Neymar viene visto come suo possibile successore , anche per il carattere.

In sintesi questa era , la storia di un giocatore controverso ma capace di conquistare i cuori dei tifosi della Fiorentina. Buon compleanno, Edmundo, il brasiliano di Rio.

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