Medici imputati di falso si sottraggono all’interrogatorio
L’ex capitano della Fiorentina, Davide Astori, è morto il 4 marzo 2018 a Udine, a soli 31 anni, dopo aver accusato un malore nell’albergo del ritiro. Ieri, alla presenza della sua compagna Francesca Fioretti, si è svolta un’altra udienza del secondo processo legato alla sua morte, relativo alla presunta falsificazione di un certificato medico.
In aula, Francesca Fioretti ha seguito da vicino il procedimento, in attesa di ascoltare i tre medici imputati, i quali avrebbero contribuito alla presunta falsificazione di un certificato medico per un esame a cui il giocatore non sarebbe mai stato sottoposto. Tuttavia, il professor Giorgio Galanti, ex direttore del centro di medicina sportiva di Careggi, il professore Pietro Amedeo Modesti (entrambi assenti in aula) e la dottoressa Loira Toncelli, l’unica presente, hanno preferito non sottoporsi all’esame, avendo già fornito le loro dichiarazioni durante le indagini.
La procura contesta a Galanti e Toncelli il reato di falso, mentre a Modesti viene contestata la distruzione di un atto vero. Durante l’udienza sono stati ascoltati due specializzandi, testimoni della difesa, i quali hanno chiarito che nessun documento poteva essere distrutto.
Nel processo principale per la morte di Astori, Galanti è stato condannato a un anno per omicidio colposo, con pena sospesa. Il processo d’appello, inizialmente fissato per aprile 2025, è stato anticipato al 28 maggio. Francesca Fioretti ha confermato la sua presenza, dichiarando: “Ci sarò” ed ha ringraziato il pm Antonio Nastasi, il quale ha risposto modestamente: “Faccio solo il mio lavoro”.
La prossima udienza è prevista per il 5 luglio, mentre la discussione e la possibile sentenza sono programmate per l’1 ottobre.