Condannato Gianfranco Fini per riciclaggio: 2 anni e 6 mesi di reclusione

ByGiovanni Buccarelli

Maggio 2, 2024

Gianfranco Fini, ex presidente della Camera, è stato condannato a 2 anni e 6 mesi con l’accusa di riciclaggio. Il fatto riguarda il processo della compravendita di un appartamento a Montecarlo, lasciato in eredità dalla contessa Annamaria Colleon al partito di Alleanza Nazionale. Condannata anche la compagna, Elisabetta Tullini, a cinque anni. Oltre a lei, anche il fratello, Giancarlo Tulliani, per sei anni, e cinque anni per il padre, Sergio Tulliani. Così è stato deciso dai giudici della quarta sezione collegiale del Tribunale di Roma, intorno alla mattinata di oggi, 30 aprile.

 

Pare che la casa sia stata acquistata da Giancarlo Tulliani attraverso la società off-shore. L’operazione sarebbe stata effettuata nel 2008, per 300 mila euro. Dopodiché è stato poi rivenduto nel 2015 fruttando un milione e 360 mila dollari. L’accusa per gli imputati è quella di riciclaggio. I pm avevano chiesto, tra le altre, una condanna a 8 anni di reclusione per l’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, e 9 anni per la compagna Elisabetta Tullini.

 

Fini ha rilasciato delle dichiarazioni a sua difesa: “Solo anni dopo ho saputo che il proprietario della casa era Tulliani e ho interrotto i rapporti con lui. Giancarlo mi disse che una società era interessata ad acquistarlo. Ma non sapevo che della società facevano parte lui e la sorella: la sua slealtà e la volontà di ingannare e raggirare credo si siano dimostrate in tutta una serie di occasioni”.

 

“Non sono deluso: non sono stato ritenuto responsabile di riciclaggio, evidentemente l’unica cosa che ha impedito di assolvermi è l’autorizzazione alla vendita dell’appartamento che è del tutto evidente non è stata da me autorizzata. Me ne vado più sereno di quanto si possa pensare dopo 7 anni di processi. Ricordo a me stesso che per analoga vicenda una denuncia a mio carico fu archiviata dalla procura di Roma. È giusto avere fiducia nella giustizia, certo se fosse un po’ più sollecita. Dopo tanto parlare, dopo tante polemiche, tante accuse, tanta denigrazione prosegue da un punto di vista politico: sono responsabile di cosa? Di aver autorizzato la vendita. Non mi è ben chiaro in cosa consista il reato. Non ho autorizzato la vendita dell’abitazione di Montecarlo ad una società riconducibile a Giancarlo Tulliani. Quando ho dato l’ok non sapevo chi fosse l’acquirente.”

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