Rivoluzione nel trattamento dei tumori polmonari: nuova tecnica per intervenire precocemente

Radiologi e chirurghi del Policlinico Gemelli presentano un metodo innovativo per massimizzare le chance di guarigione

Nel costante sforzo di combattere i tumori polmonari in fase precoce, radiologi e chirurghi del Policlinico Gemelli, a Roma, hanno ideato una tecnica pionieristica per affrontare le lesioni tumorali sospette, aprendo nuove possibilità di guarigione per i pazienti.

La metodologia, appena presentata al II Congresso Europeo di Radiologia Toracica, è stata sviluppata per rimuovere le lesioni polmonari ancora in fase incipiente di sviluppo. Spesso, queste lesioni sono estremamente difficili da distinguere e asportare, ma grazie alla creatività e all’ingegno dei professionisti del Gemelli, ora c’è una soluzione innovativa.

La tecnica prevede l’utilizzo di una microspirale metallica, chiamata microcoil, per “taggare” le lesioni polmonari sospette. Questo permette ai chirurghi di individuare e asportare le lesioni con un intervento mininvasivo, massimizzando al contempo la conservazione del tessuto polmonare sano.

Maria Teresa Congedo, docente di Chirurgia Toracica alla Cattolica e medico del Policlinico, spiega che la metodologia consiste nel posizionare la spirale metallica all’interno delle lesioni polmonari sospette, rendendole visibili durante l’intervento chirurgico. Questo approccio consente una rimozione precisa e mirata delle lesioni, riducendo al minimo il danno al tessuto circostante.

L’efficacia di questa tecnica è stata già validata su una casistica di oltre 100 interventi e ha ricevuto riconoscimenti durante il congresso delle Società Italiana di Chirurgia Toracica. Grazie a questa innovazione, i pazienti possono beneficiare di tempi di recupero rapidi e di maggiori possibilità di guarigione.

Questa tecnica, introdotta nel 2019, rappresenta un importante passo avanti nel trattamento dei tumori polmonari in fase precoce, offrendo speranza e soluzioni concrete per i pazienti e il loro benessere.

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