Cassi: “Sì a norme sugli affitti brevi ma la delibera di Nardella è sbagliata tecnicamente”

Il CEO di White River Srl sottolinea l’importanza di politiche ben fatte per la coesistenza tra diritto alla casa e diritto d’impresa

Durante il dibattito “Casa vs turismo: dove va Firenze?“, il primo appuntamento della rassegna “Gli Incontri dell’Orto” organizzata dall’agenzia di comunicazione Galli Torrini e curata dal giornalista Massimo Vanni, Federico Cassi, CEO di White River Srl, ha espresso la sua opinione sulla questione degli affitti brevi a Firenze.

Cassi ha dichiarato che il diritto alla casa e il diritto d’impresa possono coesistere, ma è necessario implementare politiche adeguate. “Per far coesistere il diritto alla casa e il diritto d’impresa bisogna agire sulla tassazione: aumentare l’uso del canone concordato per favorire l’abitazione, abolire la cedolare secca sulle foresterie e, a livello nazionale, migliorare la regolamentazione degli affitti turistici. Senza dimenticare il lavoro da fare con le agenzie online, senza la cui collaborazione ogni norma non può essere applicata”, ha affermato il CEO di White River Srl.

Riguardo alla delibera anti affitti brevi del Comune di Firenze, su cui il Tar si esprimerà nelle prossime settimane, Cassi ha commentato: “Sono aperto a ogni tipologia di regolamentazione, ma quella voluta dal sindaco Nardella è stata fatta tecnicamente in maniera non corretta e ha creato dumping nel mercato immobiliare fiorentino”, ha sottolineato.

Il CEO di White River Srl ha dichiarato che politiche ben progettate possono favorire, sia il settore turistico, che quello residenziale, senza creare squilibri nel mercato immobiliare. “Casa e turismo a Firenze possono coesistere con politiche che tengano conto delle diverse esigenze”, ha concluso Cassi, ribadendo l’importanza di un approccio equilibrato e tecnicamente valido per la regolamentazione degli affitti brevi.

 

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