Firenze in crisi commerciale: il piano urgente di Sheila Papucci

Proposte concrete per salvare le botteghe e sostenere i commercianti locali

 

Sheila Papucci, candidata al Consiglio Comunale di Firenze per Fratelli d’Italia, ha sollevato la necessità di un “piano salva-botteghe” per affrontare la perdita significativa di negozi nel capoluogo toscano. Secondo i dati forniti da Infocamere al Sole 24 Ore, Firenze ha perso 916 negozi dal 2013, segnando un calo del 13% nel numero totale di attività commerciali. Questa tendenza colpisce particolarmente settori come l’abbigliamento, con la chiusura di 247 negozi, seguiti da mobili, edicole, benzinai e gioiellerie.

Papucci critica le misure annunciate dal sindaco Dario Nardella e dalla candidata sindaco del Pd Sara Funaro, sottolineando che è necessario passare dai discorsi agli interventi concreti per sostenere i commercianti. Ha evidenziato come le imprese e i professionisti stiano affrontando difficoltà aggiuntive dopo la ripresa post-pandemia, includendo l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia elettrica.

La candidata ha ribadito l’importanza di sostenere il commercio di vicinato e le botteghe artigiane come risorse cruciali per l’economia cittadina e come difese contro il degrado. Papucci ha indicato che la transizione dal commercio fisico a quello digitale, insieme alla diminuzione del potere d’acquisto dei consumatori, stanno contribuendo alla crisi del settore commerciale a Firenze.

Il suo appello si concentra su misure concrete per rilanciare l’attività economica locale, enfatizzando il sostegno diretto alle piccole attività e proponendo un piano strategico che possa invertire la tendenza alla chiusura dei negozi e stimolare la ripresa dell’occupazione nel settore commerciale della città.

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