Nei minuti di recupero, Cancellieri serve un pallone carico di speranza, e Niang lo colpisce di prima intenzione, riuscendo a superare Svilar, che fino a quel momento era stato insuperabile. Una città tra le più piccole della Serie A esplode in festa. All’ultimo minuto dell’ultima partita di campionato, l’Empoli si salva in maniera incredibile: un allenatore già proposto per la beatificazione da qualcuno tra piazza della Vittoria e piazza dei Leoni. Domenica 26 maggio 2024 è una data che rimarrà impressa nella memoria dei tifosi azzurri: Empoli-Roma 2-1, con reti di Cancellieri, Aouar e Niang. Con questa vittoria, l’Empoli raggiunge la terza salvezza consecutiva in Serie A, un record per il club. Stavolta, però, la salvezza è arrivata all’ultimo secondo, una novità nella recente storia azzurra.Dopo una prima parte di stagione caratterizzata da errori, con un mercato deludente e scelte tecniche inefficaci – Zanetti parte male e viene esonerato, sostituito da Andreazzoli che però viene a sua volta licenziato dopo un periodo negativo la società di Fabrizio Corsi ha ritrovato la strada giusta. Imparando dagli errori, e nonostante la perdita di un talento come Baldanzi, ha riscoperto giocatori come Mbaye Niang, capace di segnare sei gol da subentrato, quattro dei quali nei minuti di recupero, tutti decisivi. Tuttavia, l’impresa porta il volto e il carisma di Davide Nicola.Dopo aver salvato Crotone, Genoa, Torino e Salernitana, l’uomo dei miracoli ne ha compiuto un altro. Ha preso l’Empoli penultimo in classifica e in diciotto partite ha raccolto ventiquattro punti. Ha stabilizzato la difesa a tre, reso efficace un attacco molto sterile (solo Colonia, Cadice e Clermont hanno segnato meno in Europa e sono tutte retrocesse), e soprattutto ha ricompattato un ambiente disilluso, già mentalmente pronto alla Serie B. “Dedicato a chi non ha mai smesso di combattere” recita la maglia che indossano il ds Pietro Accardi, l’ad Rebecca Corsi e molti altri alla fine della partita. E se c’è uno che non ha mai smesso di combattere, è proprio Davide Nicola, che con questa salvezza ha ottenuto il rinnovo automatico.
Il Castellani così gremito e azzurro non si era mai visto, e tutto il tifo si è unito attorno alla squadra di Nicola. “Questa salvezza mi ha reso più felice per gli altri che per me stesso. La nostra gente ci ha dato una carica emotiva in più” ha dichiarato un razionale Nicola al triplice fischio di Empoli-Roma. Anche il presidente Corsi è consapevole di aver scritto una pagina di storia in modo pazzesco e difficile: “Ancora dobbiamo renderci conto della grandezza di questa impresa. È stata un’annata difficile, ma a gennaio siamo cresciuti, è qualcosa di incredibile che condivido con la città”.
E a Empoli, lunedì 27 maggio è una mattina di primavera in tutti i sensi. Il sole splende nel cielo, la gente passeggia con sorrisi da cartone animato, e le bandiere azzurre continuano a sventolare. Alcuni hanno dormito poco, altri non sono neppure andati a letto, sperando che un sogno così non finisca mai. Il futuro è ancora da scrivere, con incertezze sul destino di Accardi, di molti giocatori, e sul progetto del nuovo stadio Castellani. Quel che conta a Empoli è che il futuro dica ancora una Volta Serie A.