I gioielli della Corona inglese sono tra i più celebri e affascinanti al mondo, un simbolo di potere e ricchezza che ha attraversato secoli di storia. Custoditi nella Torre di Londra, questi tesori non sono solo oggetti di grande valore materiale, ma racchiudono storie avvincenti e misteri irrisolti che ancora oggi intrigano storici e appassionati.
La storia dei gioielli della Corona
La collezione di gioielli della Corona inglese è composta da vari pezzi di inestimabile valore, tra cui corone, scettri, orb, spade e anelli. Molti di questi oggetti risalgono al medioevo, anche se alcuni pezzi originali sono andati perduti o distrutti nel corso del tempo, in particolare durante la Guerra Civile Inglese e l’interregno di Oliver Cromwell, quando molti dei gioielli furono fusi. Tuttavia, alla Restaurazione nel 1660, fu commissionata la creazione di nuove regalie.
Uno dei pezzi più famosi è la corona di Sant’Edoardo, realizzata per la cerimonia di incoronazione di Carlo II nel 1661, e utilizzata ancora oggi nelle incoronazioni dei monarchi britannici. Altro gioiello di grande rilevanza è lo Scettro con la Croce, che contiene il leggendario diamante Cullinan I, il più grande diamante grezzo mai trovato, tagliato dalla pietra originaria scoperta in Sudafrica nel 1905.
Il mistero del rubino del Principe Nero
Tra i gioielli della Corona spicca il cosiddetto “Rubino del Principe Nero”, una gemma di colore rosso scuro, incastonata nella corona imperiale di Stato. Nonostante il nome, si tratta in realtà di uno spinello, un minerale che veniva spesso confuso con il rubino nei tempi antichi. La gemma è associata a molte leggende e intrighi.
Secondo la tradizione, il Rubino del Principe Nero fu donato a Edoardo, il Principe Nero, dal re di Castiglia, Pedro il Crudele, come ringraziamento per il suo sostegno in battaglia. Da allora, la gemma è passata di mano in mano tra vari monarchi e nobili, sopravvivendo a guerre e rivoluzioni. Uno degli episodi più curiosi riguardanti questa gemma è il tentato furto da parte del colonnello Blood nel 1671, il quale riuscì a penetrar nella Torre di Londra e a impossessarsi della corona, sebbene fu poi catturato prima di poter fuggire.
Curiosità e leggende moderne
Anche in tempi moderni, i gioielli della Corona continuano a essere oggetto di curiosità e leggende. Si dice che alcuni di questi tesori siano maledetti e che portino sfortuna a chiunque tenti di rubarli. Inoltre, la rigorosa sorveglianza a cui sono sottoposti alimenta la loro aura di inaccessibilità e mistero.
Uno dei recenti episodi che hanno suscitato scalpore è stato il restauro del diamante Koh-i-Noor, uno dei più celebri al mondo, che è parte della collezione dal 1851. La sua storia è intrisa di controversie e rivendicazioni, in particolare da parte dell’India, che ha più volte chiesto la restituzione della gemma, considerandola frutto di un saccheggio coloniale. La disputa sulla proprietà del Koh-i-Noor continua a essere un tema di dibattito internazionale.
I gioielli della Corona inglese non sono solo splendidi ornamenti, ma veri e propri testimoni di epoche lontane, di battaglie, alleanze e tradimenti. Le storie e i misteri che li avvolgono li rendono ancora più affascinanti, trasformandoli in simboli immortali di un patrimonio culturale inestimabile.
Articolo a cura di Balocchi Firenze