La mobilità insostenibile nelle grandi e medie città italiane

ByMarco Talluri

Maggio 29, 2024

In un lungo e dettagliato articolo su Ambientenonsolo vengono presentati i dati sulla mobilità relativi a 18 città italiane, grandi e medie: Bari, Bergamo, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Prato, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia. Si tratta di tutti i capoluoghi di città metropolitana e di tutte le nove città italiane che partecipano alla missione dell’Unione Europea “100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030“.

Per analizzare fenomeni complessi come quello della mobilità urbana è bene tenere conto del modello Driving forces, Pressures, State, Impacts, Responses “DPSIR”, messo a punto dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) e da Eurostat per l’interpretazione dei fenomeni ambientali. Un modello utile in fase di pianificazione, per valutare quali azioni prevedere per incidere sui problemi ambientali, ed in sede di monitoraggio, per verificarne l’efficacia.

Naturalmente il modello non va inteso in modo “meccanico”, un fenomeno come quello della mobilità urbana è estremamente complesso e la componente sociale è essenziale, non può essere isolato da una serie di fattori esterni che lo influenzano, e anche le scelte specifiche che interessano direttamente la mobilità non possono essere considerate in modo strettamente deterministico, in quanto intervengono componenti soggettive che incidono sui comportamenti delle persone. Tuttavia, organizzare gli indicatori utilizzati secondo lo schema DPSIR può aiutare a leggere i dati, evidenziare le relazioni e connettere tra di loro tutti gli elementi che incidono sulla mobilità.

Nell’articolo vengono quindi presentati i dati relativi ai:

 

  • Determinanti: la mobilità con i veicoli privati e degli autobus a combustione fossile del trasporto pubblico
  • Le pressioni della mobilità urbana: emissioni climalteranti e di inquinanti atmosferici

  • Lo stato della mobilità nelle città metropolitane: la ripartizione modale e la qualità dell’aria

  • Gli impatti della mobilità insostenibile: morti premature per l’inquinamento atmosferico, congestione del traffico, incidenti stradali

  • Le risposte delle amministrazioni: trasporto pubblico non inquinante, mobilità attiva, mobilità condivisa ed elettrica

 

La mobilità insostenibile nelle grandi e medie città italiane

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *