Martino Bertocci, 20 anni, è uno dei candidati più giovani della lista al Centro con Saccardi e si presenta per
Il Consiglio di Quartiere 5. Una chiacchierata sulla sua visione di città e di quartiere.
Quali sono le sue principali motivazioni per candidarsi come Consigliere del Quartiere 5?
Nel corso di questi anni è nata in me una bella passione per la politica, grazie anche al fatto di aver trovato in Italia Viva a Firenze una bella squadra di giovani, a cominciare da Francesco Grazzini, ora candidato al consiglio comunale, e Marco Ricci, che è consigliere uscente al quartiere 5 e ora candidato presidente del quartiere 5 per la nostra lista “Al centro con Saccardi”. In questi anni il nostro quartiere, nel bene e nel male, ha subito numerose trasformazioni, come ad esempio la Tramvia. Ma serve più attenzione al decoro, alla pulizia, alla sicurezza. Alcuni impegni presi dall’amministrazione uscente non sono stati rispettati. E poi ci sono state scelte discutibili, penso al fatto di investire milioni di soldi pubblici per il restyling dello stadio, invece che in case popolari. Sento quindi il bisogno di impegnarmi in prima persona per iniziare a cambiare alcune piccole cose.
Quali sono le priorità principali che intende affrontare se eletto?
Appunto, come dicevo, sicurezza e decoro. Serve tenere la barra dritta sul volere più vigili di quartiere, continuare il piano illuminazione, rimettere a posto alcune strade.
Come pensa di coinvolgere i giovani del quartiere nella vita politica e sociale?
I ragazzi vanno saputi coinvolgere. Il racconto di una generazione apatica e senza voglia di fare viene continuamente smentita dai fatti. Io, nel mio piccolo, ne sono un esempio. Credo che dobbiamo essere più ascoltati e io, se eletto, mi farò portavoce delle loro esigenze e delle loro necessità.
Quali proposte ha per migliorare i servizi pubblici nel Quartiere 5? Quali sono le sue idee per migliorare la viabilità e i trasporti pubblici nella zona?
Il pensiero va ad esempio alla Tramvia: serve impegnarsi per l’aumento delle corse il fine settimana e negli orari notturni. Poi ripensare alcune linee dei bus, tipo al Poggetto. E anche le aree verdi hanno bisogno di una maggiore e costante manutenzione, anche perché sono spesso i luoghi frequentati da bambini.
In che modo intende affrontare le problematiche legate alla sicurezza nel quartiere?
Servono i vigili di quartiere, che il sindaco aveva promesso ad ottobre visitando le parrocchie del vicariato. Nessuno li ha visti. Si governa assumendosi le responsabilità, e non scaricando le colpe su altri, ad esempio sul governo. Il primo cittadino deve garantire la nostra sicurezza e dal consiglio di quartiere m’impegnerò per questo.
Quali esperienze personali o professionali ritiene che la rendano un buon candidato per questo ruolo?
Sto studiando economia dello sviluppo all’Università di Firenze, mi sono impegnato nel sociale e nel volontariato, e credo di avere una passione e l’entusiasmo giusto per contribuire nel mio piccolo a migliorare la vita della nostra comunità.
Quali sono le principali sfide che vede per il Quartiere 5 nei prossimi anni e come pensa di affrontarle? C’è un progetto specifico che ritiene fondamentale e che vorrebbe vedere realizzato durante il suo mandato?
Credo che il quartiere dovrà scegliere un futuro fatto di crescita e sviluppo, contro la politica del no a tutti i costi. Un quartiere che non deve lasciare indietro nessuno. Tra le opere importati spero di vedere realizzata la nuova pista dell’aeroporto di Firenze. Un’opera fondamentale per la nostra città e per liberare tutti i sorvolati di Brozzi, Peretola e Quaracchi. In Consiglio di quartiere non mancherò di portare avanti questa battaglia per il si alla nuova pista.