A Firenze si andrà al ballottaggio per l’elezione del prossimo sindaco, con la sfida tra Sara Funaro, sostenuta da una coalizione di centro-sinistra, e Eike Schmidt, sostenuto da una coalizione di destra. Nessuno dei candidati è riuscito a raggiungere il 50% dei voti necessari per una vittoria al primo turno. Il ballottaggio si terrà tra due settimane, il 23 e il 24 giugno.
Chi è Sara Funaro?
Sara Funaro, 48 anni, è membro del Partito Democratico e ha ricoperto il ruolo di assessora nella giunta uscente del sindaco Dario Nardella. Le sue deleghe comprendevano Welfare, Sanità, Immigrazione e Istruzione. Funaro è considerata la favorita in questa competizione elettorale, soprattutto grazie alla lunga tradizione di governo della sinistra e del centro-sinistra a Firenze, che ha visto la città essere governata quasi ininterrottamente da queste forze politiche dal dopoguerra ad oggi. Nonostante il suo vantaggio, Funaro non è riuscita a ottenere una vittoria al primo turno a causa della frammentazione del centro-sinistra, con diversi altri candidati della stessa area politica che hanno sottratto voti significativi.
Chi è Eike Schmidt?
Eike Schmidt è nato in Germania e ha ottenuto la cittadinanza italiana lo scorso anno. È una figura molto nota a Firenze, avendo diretto le Gallerie degli Uffizi, uno dei musei più importanti d’Italia, dal 2015 al 2023. Le proiezioni elettorali indicano Funaro al 41% e Schmidt intorno al 32%
.Durante la campagna elettorale, Schmidt ha espresso idee piuttosto conservatrici, in linea con i partiti che lo sostengono. Durante i suoi anni come direttore degli Uffizi, Schmidt è stato spesso critico nei confronti del sindaco Nardella e della sua giunta, anche su questioni di carattere politico che non riguardavano direttamente il museo. In questa campagna elettorale, ha mantenuto questa linea critica, concentrandosi più sull’osteggiare Nardella che Funaro.
La sfida elettorale
Il ballottaggio tra Funaro e Schmidt rappresenta una sfida significativa per entrambi i candidati. Funaro punta a consolidare il suo vantaggio e a superare la frammentazione del centro-sinistra che l’ha penalizzata al primo turno. Schmidt, d’altra parte, spera di attrarre gli elettori insoddisfatti dell’attuale amministrazione e di capitalizzare sulla sua notorietà e sulle critiche a Nardella. La città di Firenze, storicamente governata dalla sinistra, si trova di fronte a un momento cruciale: confermare la sua tradizione politica o dare una chance a un cambiamento rappresentato da Schmidt. Il risultato del ballottaggio dipenderà molto dalla capacità dei due candidati di mobilitare i propri sostenitori e di convincere gli indecisi.Gli elettori del Movimento 5 Stelle potrebbero dare al tedesco un voto di protesta, considerato il loro storico distacco dalle forze tradizionali. È probabile che l’ex candidata Del Re appoggi Funaro, nonostante i vecchi dissapori con il PD mai risolti. Dall’altro lato, Palagi ha dichiarato che non appoggerà la destra ma nemmeno il PD, lasciando agli elettori la decisione finale. Un ruolo cruciale sarà giocato dalla scelta di Matteo Renzi, con la sua candidata Saccardi incerta. La posizione di Stefania Saccardi rimane ancora un enigma.
L’appuntamento è fissato per il 23 e il 24 giugno, quando i cittadini di Firenze saranno chiamati a decidere chi guiderà la loro città nei prossimi anni.