Avis Firenze: tre nuovi donatori su dieci sono under 35

Claudia Firenze: “Sostanziale equilibrio rispetto al 2022, ora serve uno sprint”

In provincia di Firenze, nel 2023, tre nuovi donatori Avis su dieci sono giovani sotto i 35 anni. Questo dato positivo emerge dal recente report di Avis Regionale Toscana, presentato durante la 53esima assemblea dell’Associazione. Tuttavia, il maggiore contributo proviene dalla fascia di età compresa tra i 46 e i 55 anni.

Donazioni stabili con leggero calo

Le donazioni totali nella provincia di Firenze hanno raggiunto 8.889 unità nel 2023, mantenendo un sostanziale equilibrio rispetto all’anno precedente con una leggera diminuzione del 2%. Tra i 6.321 soci donatori, il gruppo più attivo è stato quello dei 46-55 anni, rappresentando circa il 25% del totale, seguito dalla fascia 26-35 anni con il 21%.

Ricambio generazionale e incremento delle donazioni di plasma

Il ricambio generazionale è evidente, con una media di tre nuovi donatori under 35 su dieci. Questo segnale incoraggiante è fondamentale per garantire la continuità delle donazioni nel tempo. Inoltre, mentre le donazioni di sangue intero sono diminuite del 2%, quelle di plasma in aferesi sono aumentate del 3%.

Performance dei comuni toscani

Diverse aree della provincia hanno mostrato performance differenti. Nell’area fiorentina Mugello – Val di Sieve, il Comune di Bagno a Ripoli ha registrato un incremento del 22% nelle donazioni. Nella zona di Scandicci – Le Signe, Malmantile e Campi Bisenzio hanno visto aumenti rispettivamente dell’8% e del 5%. Al contrario, la zona del Valdarno fiorentino ha avuto risultati più eterogenei, con solo il Comune di Rignano che ha registrato un modesto incremento dell’1%.

Commenti dei leader Avis

Claudia Firenze, presidente di Avis Regionale, ha commentato: “Un quadro di sostanziale tenuta complessiva che ci deve indurre a due considerazioni. Da un lato, evidenzia come il sistema riesca a consolidarsi, mantenendo intatta la sua credibilità anno dopo anno. Dall’altro, mette in luce come adesso serva un ulteriore cambio di marcia, uno sprint, per alimentare ulteriormente questa indispensabile filiera della solidarietà”, ha dichiarato la presidente.

Anche Luigi Conte, presidente di Avis Comunale Firenze, ha lodato l’impegno delle singole sedi e ha sottolineato le peculiarità della zona metropolitana: “La nostra zona è tutt’altro che semplice perché a comuni piccoli e piccolissimi si affiancano città molto popolose come Firenze, ma anche come Scandicci, Sesto, Campi Bisenzio. La cintura metropolitana ha peculiarità e problematiche tutte sue, ma anche grazie alla collaborazione con Avis Regionale stiamo cercando di mettere a punto strategie differenziate per rendere l’atto della donazione ancora più fluido sia per i donatori che vivono nei paesi più piccoli e che magari hanno il centro trasfusionale a qualche chilometro di distanza, sia per chi dona negli ospedali fiorentini, a partire dal nostro centro di raccolta presso l’Iot Palagi”, ha sottolineato Conte.

La situazione delle donazioni di sangue nella provincia di Firenze mostra segni di stabilità con potenziali di crescita, soprattutto grazie all’apporto dei giovani donatori. Tuttavia, è necessario un ulteriore sforzo collettivo per migliorare e rendere più efficiente il sistema di raccolta, garantendo così un futuro sicuro per la filiera della solidarietà.

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