L’Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino (Aiteb) riporta un aumento del 23% nel 2023, con trattamenti non chirurgici che superano quasi del doppio quelli chirurgici
Nel 2023, l’Italia ha registrato una crescita significativa nei trattamenti estetici non chirurgici, in particolare con l’uso della tossina botulinica, che ha visto un incremento del 23%. Giovanni Salti, presidente dell’Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino (Aiteb), ha commentato i dati del “2023 Isaps International Survey” dell’International Society of Aesthetic Plastic Surgery, che evidenziano questa tendenza in aumento.
Nel 2023, in Italia sono stati effettuati circa 195.000 trattamenti con tossina botulinica, circa 34.000 in più rispetto al 2022. In totale, sono state realizzate 757.442 procedure di trattamento estetico, di cui circa 495.000 non chirurgiche e 262.000 chirurgiche. Questo indica che gli interventi non chirurgici sono quasi il doppio di quelli chirurgici.
Le procedure iniettabili dominano il settore non chirurgico, con quasi 195.000 utilizzi di tossina botulinica, seguite dalle iniezioni di acido ialuronico con circa 190.000 trattamenti. Altri trattamenti non chirurgici rilevanti includono l’epilazione (circa 26.000) e i peeling chimici (circa 22.000).
Tra gli interventi chirurgici, l’ingrandimento del seno si conferma il più richiesto con quasi 39.000 casi, seguito dalle operazioni alle palpebre (31.000), il miglioramento delle labbra/procedura periorale (27.000), la liposuzione (26.000) e la rinoplastica (18.000).
Una soluzione sicura ed efficace
Giovanni Salti commenta: “Il trattamento con tossina botulinica si conferma al primo posto nella classifica mondiale con quasi 9 milioni di interventi che riguardano, sia donne che uomini in diverse fasce d’età. Un primato che apprezziamo anche nel nostro Paese e che certifica come questa rappresenti, per i pazienti che non intendono ricorrere a pratiche chirurgiche, una soluzione sicura ed efficace”, spiega lo specialista.
Domanda in crescita e turismo medico
Salti conclude sottolineando l’aumento delle pratiche cosmetiche in Italia, come il ringiovanimento facciale, i peeling chimici, il rassodamento della pelle e i trattamenti anticellulite. La medicina estetica italiana continua a confermarsi un’eccellenza nel contesto internazionale attirando, non solo la domanda interna, ma anche il turismo medico da diverse parti del mondo.
Questo aumento nei trattamenti estetici non chirurgici riflette una crescente preferenza per soluzioni meno invasive, efficaci e sicure, consolidando la posizione dell’Italia come leader nel settore della medicina estetica.