La storia di M. è solo una delle migliaia di vite trasformate grazie al lavoro della cooperativa Il Girasole che oggi festeggia 25 anni di attività
A 17 anni, M. ha già vissuto più esperienze di quante molte persone vivano in una vita intera. Arrivato da solo in Italia dalla Tunisia, è passato dall’essere uno spacciatore a ritrovare la speranza attraverso l’istruzione. La sua è una delle tante storie di rinascita sostenute da Il Girasole, una cooperativa che oggi celebra il suo 25° anniversario.
Fondata il 30 luglio 1999, Il Girasole conta attualmente 231 soci e offre lavoro a 724 persone, il 79% delle quali con contratto a tempo indeterminato. La cooperativa offre 108 servizi dedicati alle persone più fragili, come sottolinea Claudio Giannini, uno dei fondatori: “Sono 25 anni di lavoro insieme, di impegno, di fatiche e di soddisfazioni, 25 anni di cooperazione sociale a supporto dei più fragili”, afferma Giannini.
M., originario della Tunisia, ha dovuto abbandonare la scuola molto presto per aiutare il padre nel mercato ortofrutticolo. Dopo l’arresto del padre, M. ha tentato di sostenere la famiglia, ma senza successo. Alla fine, ha deciso di lasciare il suo paese, arrivando in Italia a maggio del 2023.
Accolto inizialmente in strutture di prima accoglienza a Firenze, M. ha imparato l’italiano e ha partecipato a varie attività educative. Tuttavia, senza un supporto continuativo, ha presto abbandonato la scuola e le attività, finendo per diventare uno spacciatore.
La sua equipe educativa, sentendosi frustrata e impotente, ha deciso di non arrendersi. Grazie ai progetti MigrAtion e Aliseo, M. ha potuto intraprendere un percorso formativo e di orientamento. Nonostante le difficoltà, ha iniziato a vedere una nuova opportunità e ha rifiutato un trasferimento a Lecce per continuare il suo percorso a Firenze.
Finalmente, grazie a Il Girasole, M. è stato inserito in una struttura del Sistema Accoglienza Integrazione (Sai) per minori soli non accompagnati del Comune di Firenze. Oggi, ha ripreso la scuola e ha ottenuto la licenza di terza media. Fa anche tirocinio in una trattoria fiorentina, il che gli permette di inviare qualche soldo alla sua famiglia in Tunisia.
“M. è uno dei ragazzi che sono stati tolti alla strada e alla criminalità. I minori soli non accompagnati hanno alle spalle storie drammatiche e non possono contare sul supporto della famiglia e degli affetti”, afferma Maria Macchia, direttrice dell’Area Minori de Il Girasole. “È necessario un approccio specifico e un percorso personalizzato: passione, professionalità e coraggio ci permettono di generare sinergie progettuali sane e funzionali per un sistema integrato e davvero inclusivo”, conclude Maria Macchia.
La storia di M. è un potente esempio di come, con il giusto supporto, anche i giovani più vulnerabili possano trovare una via verso un futuro migliore.