Sette anni fa accadde l’omicidio di Niccolò Ciatti, che ha trovato giustizia dopo la sentenza della Corte di Cassazione e la condanna a 23 anni di carcere per Rassoul Bissoultanov per omicidio volontario. Tuttavia, da due anni è latitante.
La storia:
Fuori dalla discoteca tra l’11 agosto e il 12 agosto 2017, a Lloret De Mar in Spagna, i colpi che raggiunsero il corpo di Niccolò furono fatali. Dopo la sua morte, è seguita una lunga odissea tra le aule giudiziarie italiane e quelle spagnole.
Il padre ha scritto sui social:
“Il giudice ha emesso il verdetto dopo sette giorni, poi è passato un mese prima della sentenza e già Bissoultanov è stato lasciato senza nessun controllo. Assurdo, visto che aveva già provato a scappare qualche mese prima. Nonostante tutte le nostre insistenze a tutti i livelli perché si facesse qualcosa, venisse controllato, lo hanno lasciato libero e lui era già fuggito. Con la condanna italiana, figuriamoci se si fa trovare. L’unica cosa possibile è che commetta un errore, anche se ho qualche dubbio che l’Interpol lo cerchi. Lui è nella lista rossa dell’Interpol, ma se nessuno lo cerca e se aspettano che lui commetta un errore potrebbero passare anni e anni. Quindi, è una vergogna che questo assassino sia stato lasciato libero per ben due volte, una vergogna per noi, per l’Italia, perché non si riesce a far scontare la pena a chi commette un crimine così violento e ingiustificato.”