Una partita senza emozioni, terminata senza gol, nel debutto di campionato allo Stadio Artemio Franchi. La società è stata criticata e sollecitata a spendere, soprattutto dopo la cessione di Nico Gonzalez ai bianconeri della Juventus. Il clima è teso attorno alla squadra, che ha realizzato il terzo pareggio consecutivo, con la qualificazione alla fase a gironi di Conference League ancora in bilico. Rispetto a giovedì scorso, Raffaele Palladino ha cambiato 9 giocatori nella rosa. In porta ha giocato nuovamente Pietro Terracciano, mentre in difesa è rimasto fuori Martinez Quarta, nonostante la squalifica di Pongračić, ottenuta a Parma per un doppio giallo. Palladino ha dato fiducia al giovane Comuzzo, cresciuto nella Primavera gigliata, e a Biraghi nello schieramento a tre. A centrocampo ha esordito in Serie A il marocchino Richardson, bronzo alle Olimpiadi, affiancato dal connazionale Amrabat. In attacco è stato rilanciato Kean, insieme a Barak, preferito a Colpani, e Kouamé.
Per quanto riguarda il Venezia, è stato confermato Oristanio, con le uniche novità rappresentate da Idzes nel reparto arretrato e Candela a centrocampo, rispetto alla trasferta persa con la Lazio. Anche a causa del gran caldo, le due squadre hanno iniziato a ritmi blandi, faticando a trovare e a imprimere ritmo alle loro giocate. Di qui anche le pochissime conclusioni: Kean al 14′, Idzes al 19′. L’ultimo pareggio tra i due club risaliva al 1947. Il malcontento dei tifosi Viola è palpabile; hanno criticato la squadra e preso di mira la società, rappresentata in tribuna dal DG Alessandro Ferrari e dal Direttore Tecnico Roberto Goretti.