Sabato 14 settembre l’Abc castelfiorentino ospita il match di A2 tra Libertas Livorno e Fortitudo Bologna.
Inizia il conto alla rovescia. Domani, sabato 14 settembre, il PalaBetti di Castelfiorentino si trasformerà in palcoscenico di A2 ospitando il match tra Libertas Livorno 1947 e Fortitudo Bologna, valido per il 2° Trofeo “Nedo Betti e Mario Gilardetti”. Palla a due alle ore 19 per un appuntamento inserito nel precampionato ufficiale dei due club, organizzato dall’Abc Castelfiorentino con il patrocinio della Federazione Italiana Pallacanestro e del Comune di Castelfiorentino e con il contributo di in3c Srl.
BIGLIETTI
Si riportano di seguito i prezzi e le modalità di acquisto dei tagliandi per assistere alla gara:
- INTERO NUMERATO 15 euro (indicare eventuale preferenza per settore Libertas o Fortitudo, fino ad esaurimento posti disponibili)
- INTERO TRIBUNA 10 euro
- RIDOTTO TESSERATI ABC 5 euro (riduzione valida soltanto per la tribuna)
- GRATUITO bambini fino a 6 anni
- direttamente alla biglietteria il giorno della gara
- tramite prenotazione scrivendo all’indirizzo info@abccastelfiorentino.it fino alle ore 12 del 13 settembre; la società prenderà in carico la richiesta confermando la prenotazione ed indicando la modalità di pagamento
Gli accrediti per fotografi e giornalisti possono essere richiesti scrivendo all’indirizzo info@abccastelfiorentino.it.
PARCHEGGI
- PALABETTI VIALE ROOSEVELT
- STADIO COMUNALE VIALE ROOSEVELT
- PIAZZA E VIA IMMA BANDIERA
- PIAZZA S. D’ACQUISTO
- VIA MANETTI
- VIA MARIO BUSTICHINI
- PARCHEGGIO CARREFUR VIALE TOGLIATTI
- PALAGILARDETTI VIA XXV APRILE
- PARCHEGGIO BRICO IO E LIDL VIA DEI PRATICELLI
I PROTAGONISTI
Una gara che si accinge a riportare il grande basket a Castelfiorentino, tra vere e proprie stelle del panorama nazionale ed internazionale e giocatori che proprio a Castello sono nati e cresciuti prima di spiccare il volo. E qui ogni riferimento non è assolutamente casuale: il PalaBetti si prepara infatti a riabbracciare Luca Tozzi, protagonista della promozione in A2 della Libertas Livorno, ormai idolo indiscusso della tifoseria labronica e confermatissimo alla corte di coach Marco Andreazza, che in gialloblu è maturato ed ha esordito a livello senior per poi salutare Castelfiorentino nell’estate 2019, quella che ha segnato il suo debutto in serie B. Tra i giocatori amaranto più attesi spiccano indubbiamente i due americani: la guardia Adrian Banks, tornato in Italia dopo l’ultima stagione in Israele, che vanta una carriera di spicco in giro per lo Stivale tra Varese, Brindisi, Trieste ed anche Fortitudo, e il playmaker Quinton Hooker, che approda in Italia dopo le esperienze che lo hanno visto protagonista in Polonia, Ungheria, Germania, Israele e Francia. Altro innesto di lusso il play guardia argentino di formazione italiana Ariel Filloy, con trascorsi in serie A sponda Milano, Reggio Emilia, Venezia, Avellino, Pesaro e Tortona, e anche in maglia Azzurra, a cui si affianca l’approdo in amaranto dell’ala forte Nazzareno Italiano, tra l’altro avversario dell’Abc quando vestiva la maglia dell’Use Empoli, che arriva a Livorno dopo dieci anni di esperienza in A2 durante i quali ha vestito anche i colori della Fortitudo. Tra i confermati, alcuni grandi protagonisti della passata stagione, tra cui due bandiere come Tommaso Fantoni e Francesco Fratto e l’mvp delle finali playoff Gregorio Allinei.
Passando alla Fortitudo Bologna, basta il palmares a rendere onore alla Effe: due scudetti (1999/2000 e 2004/2005), una Coppa Italia (1998), due Supercoppe Italia (1998 e 2005) e due Supercoppe Lnp (2016 e 2018). Dopo essere giunta ad un passo dal sogno di tornare nella massima serie, infranto in gara-4 della finale playoff vinta da Trapani al PalaDozza, la Fortitudo è ripartita dal nuovo coach Devis Cagnardi. Attesissimi, tra gli altri, tre dei nuovi acquisti bolognesi, a partire dal centro Marco Cusin, che vanta 115 presenze in Nazionale e 4 partecipazioni agli Europei, oltre ad una carriera spesa in serie A tra Trieste, Verona, Pesaro, Cantù, Sassari, Avellino, Milano, Torino e Caserta. L’altro Azzurro alla corte della Effe, con esperienze nelle Nazionali di Simone Pianigiani ed Ettore Messina, è l’ala Fabio Mian, con trascorsi nella massima serie in maglia Varese, Cremona, Pistoia, Trento, Trieste e Trapani. Dagli Usa, passando per le ultime tre stagioni a Brescia, approda a Bologna Kenny Gabriel, ala forte con una carriera spesa nei massimi campionati europei, tra cui quello greco con il Panathinaikos Atene, in cui si è aggiudicato per due anni consecutivi il titolo di campione di Grecia, e diverse partecipazioni ad Eurolega ed EuroCup. Si accingono a vestire la maglia della Effe anche il playmaker Gherardo Sabatini, che vanta importanti trascorsi ai vertici della A2, e l’ala Leonardo Battistini, la scorsa stagione sempre in A2 a Vigevano. Tra le conferme, poi, un nome su tutti: Pietro Aradori. L’esterno bresciano, una carriera spesa ai massimi livelli nel campionato italiano e nelle competizioni europee, protagonista di tante imprese in maglia Azzurra, è attualmente in fase di recupero dopo l’intervento chirurgico a seguito dell’infortunio procuratosi in gara-1 della finale playoff. Confermato anche il centro Deshawn Freeman, tra i principali protagonisti della passata stagione.
LA STORIA: NEDO BETTI e MARIO GILARDETTI
Se c’è un padre della pallacanestro castellana, il nome e cognome non può che essere il suo: Nedo Betti. Prima allenatore, poi dirigente, una vita spesa per la famiglia, il lavoro e per l’Abc Castelfiorentino. E non è un caso se proprio a lui è intitolato il palazzetto dello sport. Difficile, anzi impossibile, provare a descrivere Nedo, per questo vogliamo lasciare a lui la parola riportando una breve intervista pubblicata sul libro “40 anni di basket insieme, una storia lunga 61 anni”. La domanda fu: come può il dirigente di oggi aver fatto anche l’allenatore? E nella riposta di Nedo c’è tutto Nedo, ma non solo: c’è anche lo spirito che da sempre ha guidato l’Abc.
“E’ molto semplice. Sono ed ero un dirigente dell’Abc, e dirigente mi sentivo. Ma era il periodo in cui un dirigente era chiamato a fare il bigliettaio, il barista e se c’era bisogno anche l’allenatore, o qualsiasi altra cosa. Ebbi la fortuna di contare sull’amicizia di due grandi allenatori, Gianfranco Benvenuti e Nicola Salerni, che mi spinsero a partecipare a due corsi allenatori: prima quello per allievo allenatore e poi quello di allenatore nazionale, diretto dal grande Costanzo della Stella Azzurra allora in serie A. Partecipai ai due corsi con grande passione ma ho sempre avuto il dubbio che senza l’aiuto di Gianfranco e Nicola la tessera non me l’avrebbero mai data. Il secondo anno, insieme a me, c’era anche una suora di Montecatini: ebbene, devo riconoscere che eravamo abbastanza ‘scarsi’ tutti e due. Nonostante ciò fummo promossi e sempre nel tempo abbiamo pensato che… le vie del signore sono davvero infinite”.
Il presidentissimo. Non c’è altro modo per definire lui, Mario Gilardetti. La persona che per decenni ha guidato il sodalizio castellano e visto crescere tantissimi ragazzi e ragazze, portando la bandiera gialloblu in lungo e in largo per la Toscana e per lo Stivale. A lui è stata infatti intitolata la palestra polivalente fortemente voluta e costruita proprio dall’Abc. Ma come fare a raccontare Mario? Impossibile. Per questo lasciamo che anche lui parli per noi, perché sono le sue parole quelle che meglio di ogni altra permettono di cogliere davvero l’essenza dell’Abc e i valori su cui l’Abc è nata ed è cresciuta fino ad oggi. Riportiamo quindi il suo saluto, che apriva così lo Yearbook 2005.
“Per me, come per tutti noi, quella conclusa è stata una stagione stupenda. Abbiamo avuto momenti molto belli ed altri molto difficili, che solo con la forza del gruppo abbiamo potuto superare brillantemente. Abbiamo puntato sui giovani e la scelta è stata vincente. Questa è la strada che dobbiamo seguire per dare alla nostra società, ai nostri tifosi e alla squadra di Castelfiorentino le soddisfazioni ed i risultati che meritano o che possono generare nuove e grandi emozioni. Non mi stancherò mai di ripetere e di affermare che per poter aspirare a risultati positivi è fondamentale il lavoro serio e coinvolgente di ognuno, anche di chi occupa ruoli spesso, e a torto, ritenuti di secondo piano. Non mi stancherò mai di ripetere e di affermare che l’onestà, la lealtà, il rispetto degli avversari sono essenziali, sul campo e fuori dal campo. E’ con il nostro esempio che i 400 ragazzi che ci accompagnano nel nostro cammino cresceranno presto e bene”.