Lorenzetti: “Serve una cornice regionale per evitare danni al sistema scolastico”
La decisione del Governo di procedere con nuovi accorpamenti degli istituti scolastici superiori in Toscana sta suscitando forti preoccupazioni. Il presidente dell’Unione delle Province Toscane, Gianni Lorenzetti, ha lanciato l’allarme, denunciando il rischio di una divisione della regione in province di serie A e serie B.
Le preoccupazioni di Upi Toscana
Secondo Lorenzetti, gli accorpamenti disposti dal Governo rischiano di penalizzare in modo particolare le province di Lucca, Pisa, Livorno e Arezzo, già colpite da precedenti provvedimenti di questo tipo. “La Toscana rischia di essere frammentata, con alcune province più svantaggiate rispetto ad altre”, ha affermato il presidente di Upi Toscana.
Le richieste di Upi Toscana
Per evitare questa situazione, Upi Toscana propone l’introduzione di una cornice regionale che stabilisca criteri chiari e condivisi per gli accorpamenti. In particolare, Lorenzetti chiede:
- Salvaguardia della Toscana diffusa: evitare di penalizzare le aree interne e ultraperiferiche.
- Distribuzione equa dei tagli: garantire che tutti i territori contribuiscano in modo proporzionale agli accorpamenti, evitando concentrazioni eccessive in alcune province.
- Riconoscimento delle specificità: tutelare istituti come i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti e l’educandato di Poggio Imperiale.
La necessità di una maggiore autonomia locale
Pur sottolineando l’importanza di una cornice regionale, Lorenzetti ha anche ribadito la necessità di lasciare un margine di autonomia agli enti locali nella gestione degli accorpamenti. “I criteri che abbiamo deciso lasciano comunque un bel margine di autonomia agli enti locali”, ha dichiarato.
La questione degli accorpamenti scolastici in Toscana è un tema molto delicato, che coinvolge interessi diversi e complessi. La posizione di Upi Toscana evidenzia la necessità di trovare un equilibrio tra le esigenze del sistema scolastico e le specificità dei diversi territori. La sfida è quella di garantire un’istruzione di qualità a tutti gli studenti, evitando al contempo di penalizzare alcune zone della regione.