Gli ospedali storici della Toscana aprono le porte al pubblico: un viaggio tra arte e storia

Per la Giornata Nazionale degli Ospedali Storici, visite guidate e eventi speciali a Firenze, Figline Valdarno, Pistoia e Prato

Domenica 13 ottobre, gli ospedali storici della Toscana si trasformano in luoghi di cultura, aprendo le porte al pubblico per la Terza Giornata Nazionale degli Ospedali Storici Italiani. Un’occasione unica per scoprire tesori artistici e architettonici nascosti all’interno di strutture che da secoli sono al servizio della comunità.

Firenze, cuore pulsante dell’iniziativa

A Firenze, la Fondazione Santa Maria Nuova organizza una serie di eventi all’Ospedale di Santa Maria Nuova, all’ex Ospedale psichiatrico di San Salvi e alla Biblioteca Chiarugi. Visite guidate, conferenze e concerti permetteranno al pubblico di immergersi nella storia e nell’arte di questi luoghi.

Un patrimonio da valorizzare

“Gli ospedali non sono solo luoghi di cura e assistenza, ma anche testimonianze della storia dei nostri territori”, afferma Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova, aggiungendo che “per questo siamo impegnati nel far conoscere e valorizzare il patrimonio artistico e culturale che conservano”.

Le altre tappe toscane

Oltre a Firenze, anche Figline Valdarno, Prato e Pistoia aderiscono all’iniziativa, aprendo al pubblico le porte di ospedali storici ricchi di fascino e storia: l’Ospedale Serristori di Figline Valdarno, con la sua antica spezieria; l’Ospedale Misericordia e Dolce di Prato; e l’Ospedale del Ceppo di Pistoia, con il suo celebre fregio robbiano.

Come partecipare

La partecipazione agli eventi è gratuita, ma è obbligatoria la prenotazione entro l’11 ottobre. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare la Fondazione Santa Maria Nuova all’indirizzo email: info@fondazionesantamarianuova.it o ai numeri 055 6938688 – 055 6938630 (lunedì-venerdì in orario 9-14), specificando numero e nominativo dei partecipanti, almeno un recapito telefonico ed il turno di preferenza.

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