PREMIO PINOCCHIO 2024
198° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI CARLO LORENZINI
Una nuova locandina del Premio Pinocchio, disegnata dall’artista Fabio De Poli, per l’edizione del 198° per l’anniversario della nascita di Carlo Lorenzini, il padre di Pinocchio.
la presidente Anna Maria Iacobacci
Le avventure di Pinocchio.
La storia di un burattino è un romanzo fantastico per ragazzi scritto da Carlo Collodi, pseudonimo del giornalista e scrittore Carlo Lorenzini, pubblicato per la prima volta a Firenze nel febbraio 1883.
Una favola legata a doppio filo con il territorio della Toscana, ancorata alle sue colline, al mare, alle chiesette dei borghi, ai giardini pieni di ragazzi, all’aria piena di salsedine. Una piccola storia di un bambino ma che brilla di intensità e gentilezza, che porta, impressi sulla sua pelle, frammenti d’anima di questa terra. Sfumature di colore, pronte ad infondere nel cuore del lettore il proprio carico di sogni, di ironia, di saggia gentilezza tanto da farne, dopo la Bibbia, il libro più letto e tradotto al mondo.
Infatti Pinocchio è senza età perché parla ai cuori, non è solo un burattino come si evince dall’immagine, ma è solo un bambino, fragile, insicuro, credulone, perennemente in lotta per diventare vero come tutti gli altri, in carne ed ossa.
Pinocchio è il simbolo della vita, ogni personaggio del libro è una realtà, tra verità e bugia, tra realtà e magia, fra buoni sentimenti e trappole, fra luoghi di educazione e ipotetici Paesi dei Balocchi dove si finisce per essere trasformati in ciuchi.
Ma ti insegna altro….. che la vita deve essere fatta anche di giochi semplici, di ironia e di scelte importanti che insegnano e guidano ad una vita retta e onesta, a dei valori incorniciati dal sorriso finale al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
I PREMIATI
LA GIURIA
Pinocchio è un burattino che interroga bambini e adulti e oggi, in una realtà sfuggente e fatta di maschere, il compito, diciamo la mission, che si è prefissato il Premio Pinocchio, creato nel 2011 dall’Associazione Culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini e presieduto da Anna Maria Iacobacci, è quella di dare un riconoscimento, attribuito anche quest’anno a ben 11 personalità di spicco nel panorama culturale italiano, e prevede, come da tradizione, l’abbinamento di ciascun premiato con uno dei personaggi del più celebre romanzo lorenziniano.
Il Professor Cosimo Ceccuti ha aperto la manifestazione con un intervento dedicato alla figura del celebre scrittore fiorentino: “Carlo Lorenzini era un patriota devoto all’insegnamento di Giuseppe Mazzini. La sua religione era il dovere, che rappresenta anche la morale de “Le avventure di Pinocchio”: il burattino diventa un ragazzo in carne ed ossa allorché compie il proprio dovere in famiglia e nella società. Se ognuno di noi facesse altrettanto, rispettando i diritti degli altri, la pace nel mondo sarebbe assicurata.”
Il Premio Pinocchio vuole essere una esortazione a porre lo sguardo dei rischi legati alla pressione sociale, alla tecnologia e alla mancanza di relazioni autentiche, sottolineando quanto queste dinamiche possano influire sul benessere psicologico delle nuove generazioni. Ma anche all’importanza dell’educazione emotiva insistendo sul fatto che l’intelligenza emotiva è cruciale tanto quanto quella accademica, e che i genitori, gli insegnanti e le istituzioni devono impegnarsi per coltivarla nei giovani. Questo approccio è volto a promuovere l’empatia, la consapevolezza di sé e la capacità di costruire relazioni sane e durature, considerandole fondamentali per il benessere psicologico, trattando, attraverso i personaggi premiati, una vasta gamma di tematiche, tra cui l’amore, la famiglia, la solitudine e la paura, invitando il pubblico a riflettere su come affrontare i momenti di crisi e cambiamento nella vita, incoraggiando le persone a sviluppare il coraggio di sognare e affrontare l’incertezza.
I personaggi della società, premiati, sono adattabili a quelli del libro, per un approccio propedeutico e costruttivo, piantare nel cuore degli alunni, fin dai primi tempi della scuola, semi di bellezza dove la scuola è una importante “maestra” di vita.
Di seguito riportiamo l’elenco dei premiati della XIIIa edizione del Premio Pinocchio di Carlo Lorenzini: Premio Pinocchio (Realtà e Fantasia) a Franco Vaccari. Premio Mastro Geppetto (Artigianato / Impresa / Commercio) a Paolo Penko. Premio Grillo Parlante (Sapere / Scienza / Cultura / Critica) a Jacopo Gori. Premio Mangiafoco (Cinema / Spettacolo / Teatro / Televisione) a Renato Raimo. Premio Gatto e Volpe (Ambiente) a Sara Funaro. Premio Albero degli zecchini (Economia / Finanza) a Dieter Schlenker. Premio Fata Turchina (Moda / Arte / Educazione) a Maria Grazia Giuffrida. Premio Osteria Gambero Rosso (Ristorazione / Accoglienza / Nutrizione) a Gianni Mercatali. Premio Paese dei Balocchi(Gioco / Divertimento / Creatività) a Felice Limosani. Premio Colombo (Mecenatismo / Associazionismo) a Paolo Bacciotti. Premio I Carabinieri (Sicurezza / Legalità) a Lorenzo Falferi.
Insieme ad Anna Maria Iacobacci, a comporre la giuria del premio sono stati Lionardo Lisci Ginori, in veste di presidente, Rossana Capitani, vicepresidente dell’Associazione Pinocchio di Carlo Lorenzini, Lucia Livatino, Virginia Fabrizi Gori, Roberto Giacinti.
L’evento, che si è tenuto alla Sala delle Feste al Palazzo Bastogi, Regione Toscana, via Cavour, 18, è stato presentato dalla giornalista Elena Tempestini e da Stefano Baragli.
Writer: Cristina Vannuzzi