Giustizia per ex lavoratore della Società Chimica Larderello: la Corte d’Appello di Firenze condanna l’INPS

ByMargarida Ferreira Rodrigues

Dicembre 11, 2024

Dopo 10 anni di battaglie legali, la pensione sarà maggiorata di 400 euro. Arretrati stimati in circa 100mila euro

Dopo un lungo percorso giudiziario, la Corte d’Appello di Firenze ha riconosciuto il diritto di un ex lavoratore della Società Chimica Larderello (SCL) a ottenere dall’INPS una maggiorazione della pensione di 400 euro mensili. Questo adeguamento comporterà anche il pagamento di arretrati stimati in circa 100mila euro.

Il lavoratore, identificato come B.A., ha trascorso 15 anni all’interno della storica industria chimica di Larderello, nel comune di Pomarance, esposto quotidianamente all’amianto. La SCL, specializzata nella produzione di materiali a base di boro, presentava alti livelli di contaminazione da amianto: dalle guarnizioni alle condutture, fino ai rivestimenti delle pareti e dei tetti in eternit.

Un’epidemia silenziosa a Larderello

L’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) ha definito Larderello uno degli epicentri delle morti per malattie asbesto-correlate in Toscana. Dal 1990, oltre 200 operai sono deceduti per mesotelioma, tumore ai polmoni e altre patologie legate all’amianto.

“La sentenza della Corte d’Appello rappresenta una vittoria di giustizia per questo lavoratore, che a quasi 80 anni riceve finalmente il riconoscimento dei suoi diritti”, ha dichiarato l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’ONA e legale di B.A. Bonanni ha anche denunciato l’ampia portata del problema: “In Toscana, oltre alla drammatica vicenda di Calenzano, abbiamo centinaia di vittime dell’amianto. La situazione di Larderello è una tragedia silenziosa, come confermato dalle molteplici sentenze di condanna”.

Prove di esposizione confermate dalla perizia tecnica

La decisione della Corte d’Appello si basa anche su una perizia tecnico-ambientale che ha accertato l’elevata esposizione all’amianto di B.A., con concentrazioni superiori ai limiti di legge. La perizia ha sottolineato che le mansioni del lavoratore – operatore chimico con compiti di manutenzione – lo esponevano costantemente alla fibra killer.

Un monito per il futuro

Questa sentenza non è solo un risarcimento per il singolo lavoratore, ma un importante precedente per altre vittime dell’amianto in Toscana e in Italia. L’ONA continua a fornire assistenza ai lavoratori e alle loro famiglie tramite il numero verde gratuito 800 034 294 e il sito ufficiale www.osservatorioamianto.it.

Mentre la giustizia inizia a fare il suo corso, il dramma umano e sociale causato dall’amianto a Larderello resta un ammonimento sulla necessità di prevenire e vigilare per evitare che simili tragedie si ripetano.

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