Domenica 5 gennaio, Vicchio di Mugello è diventata il cuore pulsante della difesa dell’Appennino Tosco-Romagnolo. Presso il Circolo Il Tiglio, i Comitati per i crinali liberi dell’Appennino Mugellano hanno organizzato un’Assemblea pubblica per sensibilizzare i cittadini sulle conseguenze della cosiddetta “colonizzazione industriale eolica”. Al centro dell’incontro, la tutela del Monte Giogo di Villore Corella e la salvaguardia dell’Appennino dalle trasformazioni dettate dai grandi impianti eolici industriali.
Una partecipazione calorosa e attenta
L’evento ha visto una grande affluenza, con la popolazione di Vicchio che ha gremito la sala. I partecipanti hanno posto numerose domande sul futuro dei territori mugellani, manifestando interesse e preoccupazione per i possibili cambiamenti. I rappresentanti del Comitato Tutela Crinale Mugellano, del Comitato No eolico industriale Firenzuola e del Comitato I nostri crinali di Castel del Rio Monte Terenzio hanno illustrato i dettagli dei progetti in corso, accompagnando le loro spiegazioni con una mostra fotografica dedicata.
Alternative sostenibili e tutela del territorio
Durante l’Assemblea, i Comitati hanno presentato proposte concrete per la produzione di energia rinnovabile, sottolineando la necessità di soluzioni che non compromettano l’equilibrio ambientale. È stata inoltre promossa una raccolta firme per una Lettera aperta indirizzata alla Regione Toscana, redatta dalla Coalizione TESS (Transizione Energetica Senza Speculazione). L’obiettivo è ottenere la sospensione dei lavori industriali sul Monte Giogo di Villore Corella, area che si trova ai confini del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, un territorio che, secondo la Strategia nazionale per la biodiversità, deve essere protetto e preservato.
Un impatto devastante sulla sentieristica e sul turismo
I lavori previsti, spiegano i Comitati, minacciano di compromettere chilometri di sentieri del CAI, patrimonio della rete escursionistica nazionale ed europea. La deforestazione e la trasformazione di questi percorsi in infrastrutture industriali avrebbero un impatto irreversibile sul turismo lento e naturalistico, elemento fondamentale per l’economia locale. Il Mugello, rinomato a livello internazionale per i suoi paesaggi mozzafiato e la sua ricchezza naturalistica, rischia di perdere una delle sue maggiori attrattive.
Produttori locali e territorio a rischio
Anche i produttori locali hanno dato il loro sostegno ai Comitati, offrendo un contributo tangibile all’Assemblea. Gli stessi produttori denunciano come i territori, una volta destinati a esproprio e trasformati in siti industriali, rischino di essere svalutati e privati delle loro tutele ambientali e paesaggistiche, con ripercussioni economiche e sociali a lungo termine.
Un Appennino da proteggere
I Comitati hanno ribadito l’importanza di dichiarare i crinali dell’Appennino aree inidonee agli impianti industriali nella prossima Legge Regionale Toscana. I motivi sono molteplici: dalla sicurezza idrogeologica alla mitigazione climatica garantita dalle foreste, dalla qualità delle acque alla tutela della bellezza dei paesaggi e del turismo sostenibile. Questi elementi, sottolineano, sono essenziali per il ripopolamento e lo sviluppo equilibrato della montagna.
Prossimo appuntamento a Borgo San Lorenzo
La battaglia per i crinali liberi continua: a fine gennaio i Comitati invitano tutti a partecipare all’Assemblea pubblica della Coalizione TESS a Borgo San Lorenzo. Si discuterà dei criteri per la definizione delle aree idonee, tema centrale nella prossima Legge Regionale.
Come ricorda il motto della Scuola di Barbiana: “I CARE”. E oggi, “I CARE” significa prendersi cura dei crinali dell’Appennino, del Mugello e della Toscana. Una sfida che riguarda non solo il paesaggio, ma il futuro di intere comunità.