Invalidità civile: un peso burocratico sui medici – a rischio l’assistenza ai pazienti

ByMargarida Ferreira Rodrigues

Gennaio 23, 2025

L’Ordine dei Medici di Firenze critica la riforma della disabilità: “Più burocrazia, meno tempo per i pazienti”

La riforma della disabilità, introdotta in via sperimentale dal 1° gennaio in nove province italiane, tra cui Firenze, sta sollevando preoccupazioni tra i medici di medicina generale. Il Consigliere dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Firenze, Massimo Martelloni, ha tracciato un bilancio critico dei primi effetti della normativa, sottolineando l’aumento del carico burocratico per i professionisti sanitari e le possibili ripercussioni sulla qualità del tempo dedicato ai pazienti.

Il peso burocratico sui medici di base

Secondo Martelloni, la riforma ha trasferito sui medici compiti tipicamente amministrativi, come l’elaborazione e l’inserimento del certificato introduttivo per l’accertamento dell’invalidità civile. “Di fatto, ci troviamo a fare il lavoro dei patronati. Questo sottrae tempo alla cura dei pazienti e potrebbe far lievitare i costi legati al rilascio di certificati”, spiega Martelloni. La situazione è aggravata dalla carenza di personale, con medici che gestiscono fino a 1.800 assistiti per coprire i vuoti lasciati dai pensionamenti.

L’introduzione della firma digitale, obbligatoria per la gestione delle pratiche, ha ulteriormente complicato il quadro. “Non è stata effettuata una valutazione preventiva dei carichi di lavoro aggiuntivi, né una distinzione tra le prime richieste di invalidità e le domande di aggravamento, che dovrebbero rientrare nei livelli essenziali di assistenza (Lea) come prestazioni gratuite,” aggiunge Martelloni.

Criticità della sperimentazione

La riforma presenta altre problematiche rilevanti. “L’utilizzo del fondo per la non autosufficienza per finanziare la sperimentazione è una scelta discutibile, così come la mancanza di formazione adeguata per il personale coinvolto. Questo compromette la produzione e l’inserimento dei certificati introduttivi”, denuncia il consigliere.

Un altro punto critico è l’assenza del decreto ministeriale che dovrebbe definire i nuovi criteri di valutazione della disabilità. “La mancanza di linee guida unificate rischia di creare disparità di trattamento tra i cittadini delle province coinvolte nella sperimentazione, generando disuguaglianze nell’accesso alle prestazioni”, avverte Martelloni.

La tutela dei diritti fondamentali

Nonostante le difficoltà, il Decreto Legislativo n. 62/2024 sancisce la necessità di garantire i livelli di tutela e supporto per le persone con disabilità, soprattutto durante la transizione normativa. Tuttavia, secondo Martelloni, realizzare un sistema inclusivo richiede responsabilità e tempi adeguati, senza compromettere i diritti fondamentali dei cittadini.

“L’inclusione sociale e il supporto alle persone con disabilità devono essere priorità assolute. La riforma, così com’è strutturata, rischia di allontanarsi da questi obiettivi, lasciando i medici e i pazienti in una situazione di grande incertezza”, conclude.

Un appello per una revisione immediata

L’Ordine dei Medici di Firenze chiede una revisione immediata della riforma, con un maggiore coinvolgimento dei professionisti sanitari e un’attenzione particolare alla sostenibilità delle nuove misure. Solo così sarà possibile garantire un sistema che, oltre a essere equo, sia realmente al servizio delle persone con disabilità.

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