Intervista a Fabio Rossito

ByGiovanni Buccarelli

Gennaio 26, 2025

Fabio Rossito è un ex calciatore italiano e attuale allenatore, con una carriera che lo ha visto protagonista in squadre come Fiorentina, Udinese e Venezia. Centrocampista di grande visione, ha vissuto momenti memorabili come la vittoria della Coppa Italia e la partecipazione alla Champions League con la Fiorentina. Dopo il ritiro, ha intrapreso la carriera da allenatore, lavorando con passione anche per il settore giovanile.

FN: Fabio, come valuta il percorso della Fiorentina in questa stagione?

FRS: Direi che è stato un buon percorso, ma attualmente la squadra sta perdendo terreno. Palladino ha fatto un lavoro importante, correggendo le sue idee e proponendo un calcio interessante. Tuttavia, ultimamente sembra aver perso un po’ di smalto. È un tecnico molto bravo e ha raccolto un’eredità pesante da Italiano, ma forse qualcosa si è rotto.

FN: Folorunsho può essere l’acquisto giusto per la Fiorentina?

FRS: L’ho visto a Pordenone, è un giocatore promettente. Potrebbe rivelarsi un acquisto importante, ma è difficile valutarlo in sole due partite. Inoltre, con l’assenza di Bove, la Fiorentina dovrà necessariamente rinforzarsi ulteriormente sul mercato.

FN: La partita contro la Lazio sarà decisiva?

FRS: Sarà una sfida tosta. La Lazio è una squadra forte, allenata da un tecnico di origine fiorentina come Marco Baroni. La Fiorentina dovrà affrontarla con attenzione e grinta per cercare un risultato positivo.

FN: Il Napoli di Conte sta impressionando: è una sorpresa per lei?

FRS: No, non è una sorpresa. Conte sta facendo un grandissimo campionato, come mi aspettavo. Ha preso il Napoli dopo una stagione molto negativa, ha ricostruito la mentalità della squadra e ora lotterà per il titolo. Questo dimostra quanto sia un allenatore di grande livello.

FN: Crede che Biraghi lascerà la Fiorentina?

FRS: Penso di sì, perché ha manifestato la sua insoddisfazione. In caso di trasferimento al Napoli, potrebbe diventare un giocatore importante e ritrovare nuovi stimoli.

FN: Qual è il ricordo più bello della sua esperienza a Firenze?

FRS: Vincere a Wembley è stato un sogno, così come giocare la Champions League e conquistare la Coppa Italia. Sono esperienze indimenticabili, e portare gioia ai tifosi di Firenze è stato entusiasmante.

FN: Qual è l’importanza di puntare sui giovani nel calcio italiano?

.FRS: È fondamentale. La Fiorentina dovrebbe continuare su questa strada, cercando di portare in prima squadra giovani forti e motivati. Purtroppo, in Italia si fatica a far esordire i giovani, mentre all’estero ci sono più opportunità per loro.

 

FN: Come valuta il campionato di squadre come  Udinese, Empoli e Venezia?

 

FRS: L’Udinese sta facendo un girone d’andata molto positivo, andando oltre le aspettative. La famiglia Pozzo sogna di riportarla in Europa, e credo che sia un obiettivo realistico. Anche l’Empoli sta facendo bene con D’Aversa, mentre il Venezia, guidato da Di Francesco, sta lottando con grande determinazione. Spero che riesca a salvarsi.

FN: Qual è la differenza tra il calcio belga e quello italiano?

FRS: Forse in Belgio si dà più spazio ai giovani, mentre in Italia si fatica a farli emergere. Dovremmo imparare a valorizzare di più i nostri ragazzi per costruire un futuro migliore.

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