Comicità ed emozioni si sono fuse sul palco del Teatro di Icaro con I Supersfigati di Night City, spettacolo che ha visto protagonisti Samuele Nannoni, Alice Romanello, Lorenzo Testoni, Giulio Paoli, Katerina Berti e Giovanni Buccarelli.
La trama si apre in un futuro distopico, dove sei personaggi si ritrovano in un mondo ignoto, guidati dalla voce artificiale Skinny (Giulio Paoli), che li proclama futuri supereroi di Night City. Per conoscersi, i protagonisti raccontano le loro storie, spaziando tra epoche diverse.
Tra gli intrecci spiccano il tradimento nella corte del ‘700 di Elisabeth (Samuele Nannoni), il dramma di Maria (Lorenzo Testoni) durante la Seconda Guerra Mondiale, l’avidità e la redenzione dell’imprenditore John (Giovanni Buccarelli), la tormentata vita familiare di Karl (Alice Romanello) e le difficoltà di Luise (Katerina Berti) nel mondo della moda. Il culmine della comicità arriva con il triangolo amoroso tra Tontello (Giulio Paoli), Tontessa (Katerina Berti) e Alfonso detto “Il Granchio del Cocco” (Lorenzo Testoni).
Nel finale, i protagonisti scoprono che il loro vero superpotere è l’amore, ma un nuovo antagonista fa la sua comparsa, lasciando il pubblico con il fiato sospeso e aprendo la strada a un possibile sequel.
Le dichiarazioni del cast
Silvia Baccianti, regista:
“La cosa più interessante è stato il percorso che abbiamo fatto durante il laboratorio, che ha permesso allo spettacolo di essere così ricco, emotivo e ben interpretato dai ragazzi. Il lavoro sui personaggi, dalla loro creazione, ha consentito a ogni attore di determinare un ruolo. È stato un lavoro collettivo che ha dato origine a scene scritte insieme, uno scambio di gruppo che ha arricchito lo spettacolo.”
Giovanni Buccarelli (Jhon):
“Mi rivedo molto nel mio personaggio, ma ci sono delle differenze che mi separano da lui, in particolare nella parte omicida del suo carattere. Quella parte non mi appartiene affatto, anzi, mi disturba. Mi ispiro molto alla sua parte amorosa, in particolare alla delusione che prova in amore. Questo tema mi è molto familiare, perché nella mia vita sentimentale non ho mai avuto molta fortuna. Le esperienze amorose che ho vissuto spesso non sono andate come speravo, e quindi la delusione è qualcosa che conosco bene. Credo che questa connessione con la parte del personaggio che vive l’amore in modo intenso ma difficile mi aiuti a interpretarlo in modo più autentico, facendo emergere emozioni che sento davvero”.
Samuele Nannoni (Elisabeth):
“È stato bellissimo interpretare un personaggio totalmente frutto della mia fantasia, e per giunta molto lontano da me, trattandosi di Elizabeth: una donna del ‘700. Ma è stato anche un grande piacere contribuire alla creazione delle storie degli altri personaggi. Ho potuto interpretare ruoli diversi nelle scene degli altri compagni, creando una connessione e scambio continuo”.
Lorenzo Testoni (Maria):
“Il mio personaggio, nonostante sia ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, affronta temi ancora attuali come la povertà, la guerra, la prostituzione, il maltrattamento delle donne e la parità di genere. La donna è vista come una serva di casa, costretta a pulire, badare ai figli e senza la possibilità di lavorare. Non ha diritti, viene maltrattata e usata come un oggetto dall’uomo. Purtroppo, questa mentalità esiste ancora in alcuni paesi e, tristemente, anche vicino a noi, nel nostro stesso paese. Il mio consiglio è di denunciare, di non restare in silenzio sotto il peso del potere e della paura di un uomo. Raccontare la storia del mio personaggio significa dare voce a chi non ne ha e a chi combatte una guerra che deve finire. Insieme si possono affrontare le proprie paure, alzando la voce e senza mai arrendersi. In comune con il mio personaggio ho la voglia di combattere senza paura e senza arrendersi”.
Katerina Berti (Luise):
“Il mio personaggio rappresenta quanto, oggi, i soldi possano influenzare le nostre vite, al punto che li consideriamo più importanti dei sentimenti delle persone. Infatti, il mio personaggio si innamora di un uomo a cui non interessano i miei sentimenti, ma bensì i miei soldi. Io sono una donna che dà tutto per amore. Anche mio figlio si rende conto di quanto quest’uomo stia manipolando sua madre. Anche mia madre che non mi stima, mi avverte del pericolo, perché le madri hanno un istinto materno. Tuttavia, per lei, l’amore è tutto ciò che le è rimasto, fino a quando scopre da sola la cruda verità. Questo mi fa capire che non bisogna giocare con i sentimenti delle persone per raggiungere i propri obiettivi e che è importante stare attenti a chi ci circonda. Mi sento molto legata a questo personaggio perché rispecchia la mia esperienza di vita: ho incontrato molte persone che si sono fatte ‘comprare’ e poi sono sparite dalla mia vita dopo aver raggiunto il loro obiettivo, che non corrispondeva al mio”.
Alice Romanello (Karl):
“Karl è una figura molto diversa da me e distante per ovvi motivi, ma racchiude dentro di sé le mie paure più grandi: rimanere isolata, perdere le persone care e non essere compresa da quelli che mi stanno intorno”.
Giulio Paoli (Tontello):
“Tontello è un personaggio sfigato, ma non mi rappresenta nella realtà! Mi è piaciuto di più interpretare ‘Scopa Gamer’ lo scorso anno, ma anche questa volta mi sono divertito. È stato interessante esplorare la parte comica e irriverente del personaggio”.