INTERVISTA ALL’ATTORE ALDO INNOCENTI

ByCristina Vannuzzi

Febbraio 17, 2025

Aldo Innocenti Attore

Biglietto da visita: Aldo Innocenti Attore.

Aldo Innocenti è un attore italiano, è nato il 26 luglio 1964 a Firenze. Fra gli interpreti de La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, titolo che deriva da una raccolta di poesie in lingua friulana che Pier Paolo Pasolini pubblicò con l’editore Sansoni nel 1954. La meglio gioventù è uno showcase della “meglio recitazione” di quegli anni, un serbatoio di talenti al quale il cinema, il teatro e la tv hanno ampiamente attinto negli anni successivi. Aldo Innocenti ha oggi 60 anni ed è del segno zodiacale Leone.

Dopo ruoli nel cinema e alla televisione, come nella serie televisiva Una famiglia in giallo, nel cinema “The darknest night”, nel “Silenzio dell’allodola”, “Maraviglioso Boccaccio” “Parola di Tommaso” attualmente in produzione. Innocenti fonda nel 2006, con il regista Marco Lombardi, “La Compagnia Giardini dell’Arte”, il loro prossimo impegno sarà il 28 febbraio con “Il borghese piccolo piccolo” al Teatro Lumiére dove Aldo Innocenti interpreterà il personaggio Giovanni Vivaldi, (Musica originale di Marco Simoni).

Incontriamo Aldo Innocenti per farci raccontare la sua passione per  la recitazione, il cinema, il teatro.

Il teatro non è solo musica e spettacolo  ma anche una ventata dirompente di umanità e impegno sociale, dimostrazione data in questi giorni alla TV dal Teatro Patologico di  D’Ambrosi, la teatro-terapia, che da dignità al malato, mostra il bello che c’è in ogni persona, quando i ragazzi recitano gli spettatori non vedono più i malati di mente in un letto di contenzione ma delle persone che hanno un mondo da raccontare e da esprimere. Ho partecipato ad un corto con ragazzi disabili ed è stata un esperienza straordinaria (“aiutaci a scappare” di Alessio Lavacchi)

E’ come una lente d’ingrandimento sulle emozioni, sulla gioia, il dolore, dove vivi e fai vivere, sia a noi sul palco che agli spettatori in sala,  ogni attimo,  questo fremito ti avvicina ad ogni spettatore,  senti il loro respiro, anche nel buio ci sono persone, una ad una, rapite e interessate a te, al ritmo del racconto che fai, al tuo respiro,  ai gesti, ai tuoi battiti di ciglia.

Parlami di passione e difficoltà del tuo lavoro

 

La mia non è solo passione ma va di pari passo con la mia vita, formazione ed esperienze, Tutte mi danno qualcosa, diciamo che andando avanti con l’esperienza si acquista maggiore sicurezza delle proprie capacità e si sente la necessità di sperimentarsi in nuove esperienze. Ma non sembri che non ci siano difficoltà, Le incontro giornalmente. Non è un mestiere sicuro, ogni giorno è una sfida, non hai certezze ma è il lavoro più bello del mondo e lo amo per tutte le difficoltà che ha, perché è uno sprono per fare di più e a fare sempre meglio.

 

Come nasce La Compagnia Giardini dell’Arte

Volevo, fondando La Compagnia Giardini dell’Arte con Marco Lombardi, oltre che teatro, fosse un luogo di incontro per gli spettatori, poter raccontare delle storie che fanno riflettere, vorrei che lo spettatore uscisse ogni volta dalla sala con un dubbio, un pensiero, una riflessione chiedersi perché… La Compagnia non è solo teatro, ma è vita sociale, scambio, condivisione, cultura. A noi piace scegliere tematiche difficili dove si parla degli ultimi, in modo da dare una voce a chi voce non ne ha. Far vedere e notare chi non viene visto ma e li con noi e inconsapevolmente siamo noi.

 

Il prossimo impegno

Pronti a ripartire con la seconda parte della stagione!

Al Teatro Lumiére il 28 febbraio, 1 e 2 marzo 2025

I Giardini dell’Arte tornano con: Un Borghese Piccolo Piccolo

Di Vincenzo Cerami, regia di Marco Lombardi.

Con:Aldo Innocenti, MariaPaola Sacchetti, Lorenzo Lombardi, Raffaele Totaro. Daniele Torrini,  uno spaccato degli anni ’70 dove ipocrisia, politica e dolore portano lo spettatore in un viaggio nel passato svegliandosi nel presente.

Aldo Innocenti e Marco Lombardi regista

Compagnia Giardini dell’Arte

 

Ad aprile debuttiamo, con Eva contro Eva di Mary Orr dove interpreterò il critico teatrale Addison DeWitt

 

Una critica che ti ha emozionato

“Grande prova di presenza scenica in un ruolo difficile e complesso. Senza mai uscire dal personaggio, Aldo Innocenti riesce a dare tutto se stesso con credibilità e potenza in un ruolo intenso dove corpo, parola e sentimento creano un mix esplosivo e dirompente. Una recitazione misurata che tiene insieme gli estremi di un personaggio che affianca alla prepotenza fisica una straordinaria delicatezza d’animo. Un gigante con cuore e mente di un bambino che arriva fino al cuore del pubblico”

 

Miglior interprete protagonista in Uomini e topi, di John Steinbeck, con queste parole, la giuria della 77esima edizione del Gad di Pesaro premia l’attore fiorentino Aldo Innocenti come Miglior Interprete nel ruolo di Lennie Small. Un meritato e importante riconoscimento per chi ha messo tutto se stesso, corpo, testa e animo, nel creare un personaggio capace di arrivare davvero al cuore di tutti, riuscendo a incarnarne la vera anima.

A proposito di pubblico, di persone,  c’è stato un cambiamento nel pubblico teatrale?

Viviamo un tempo caotico, stressante, di corsa dove i bisogni primari vengono più alla luce. C’è una crisi del teatro borghese, quello di un certo tipo di pubblico che andava a teatro perché si abbonava, per uno status, e ritorna la necessità del teatro come luogo dove conoscere noi stessi, interrogarsi  per poter trovare un’accoglienza del sé, di tutti i sé. Si dovrebbe fare come il volontariato, parlare di NOI, per piangere insieme, ridere insieme, sentirsi parte di un tutto che lotta… è la condizione umana. In questo tempo si vede di più la verità, ma è faticoso, non sei mai sereno….

 

 

Parlami delle tue sensazioni al momento di andare in scena

 

In un mondo di disattenzione, di corsa, capisci che in quei momenti il pubblico riflette, perché il teatro è il luogo delle riflessioni alte, profonde, probabilmente è proprio in un momento come quello attuale che si avrebbe bisogno di beneficiare emotivamente di tutte le sue qualità. Il teatro nutre l’anima, nel contempo regala distrazione diventando quella che Vittorio Gassman definiva “zona franca della vita”.

Passerà il momento difficile che stiamo vivendo e  tornerà l’attimo, sei immobile, senti il silenzio, non respiri quasi….ecco la magia delle luci che si spengono, del sipario che si alza e della sensazione di fondersi, finalmente live, con tutta la bellezza che l’arte del teatro sa trasmettere a chi la ama.

Riguarda il nostro presente, la nostra storia è un atto d’amore perché la forma teatrale è di per sé un atto amore.

 

Grazie ad Aldo Innocenti per l’intervista che ci ha rilasciato.

Writer Cristina Vannuzzi

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