Enzo Galli, simbolo della lotta contro il COVID-19, è morto a 45 anni dopo un lungo ricovero all’ospedale di Careggi. Il suo caso ha suscitato un acceso dibattito, soprattutto per le difficoltà nel trovare un medico disposto a eseguire una perizia giudiziaria sulle cure ricevute.
Una tragedia iniziata in India
Enzo Galli aveva contratto il virus durante un viaggio in India, intrapreso insieme alla moglie Simonetta Filippini per adottare la loro figlia. Il Paese, in quel momento, era travolto da una violenta ondata di contagi, e l’uomo si è ammalato gravemente prima di poter rientrare in Italia. Grazie a una raccolta fondi, la famiglia era riuscita a ottenere un volo sanitario per riportarlo a casa. Tuttavia, una volta ricoverato a Careggi, le sue condizioni sono progressivamente peggiorate: ha subito complicazioni polmonari e cardiache, fino a sviluppare uno shock settico che ha portato al decesso dopo tre mesi e mezzo di degenza.
Dubbi sulle cure e il silenzio della perizia
La vedova, Simonetta Filippini, ha espresso il suo dolore e la sua rabbia per l’assenza di una perizia che possa chiarire se Enzo sia stato curato adeguatamente. Il 28 febbraio, l’infettivologo Nicolò De Gennaro ha rinunciato all’incarico di perito nominato dal giudice, e da allora nessun altro medico si è fatto avanti per assumere l’incarico. Secondo l’avvocato della famiglia, Carlo Taormina, questa reticenza potrebbe essere legata al timore di andare contro l’ospedale di Careggi.
Un ricordo indelebile
Oltre alla battaglia legale, Enzo Galli è stato commemorato con l’intitolazione di un giardino a Careggi, un omaggio a un uomo che ha sacrificato tutto per la sua famiglia. La sua storia ha toccato il cuore di molti, e la moglie ha promesso di continuare a lottare affinché la verità venga a galla.
Resta da vedere se nei prossimi mesi un medico accetterà finalmente di svolgere la perizia e se emergeranno dettagli sulle cure ricevute da Galli durante il ricovero. Per ora, il caso rimane avvolto nell’incertezza, con una famiglia che chiede giustizia e chiarezza.