Il Centro destra alle prossime elezioni regionali in Toscana

BySimone Margheri

Febbraio 24, 2025

 

Intervista a Claudio Gentile, ex Segretario nazionale responsabile enti locali del Partito Liberale Italiano (PLI) :

Come vede la corsa a candidarsi come presidente nel centrodestra, considerando la varietà di nomi emersi fino ad oggi?

“Estremamente preoccupante, sembra frutto non della paura ma della certezza di aver già perso, per cui si tenta di recintare il proprio orticello, piuttosto che di allargare l’appezzamento. Per quanto mi riguarda, l’unica candidatura credibile è quella di Tomasi.”

Il Partito Liberale Italiano ha già deciso come si regolerà alle prossime Elezioni Regionali?
Qual è la sua strategia per queste elezioni?

“La Direzione Regionale del partito, che è deputata a decidere, si riunirà il prossimo 3 marzo, sarà il Segretario Angelo Rossi ad indicare la linea.”

Come giudica la giunta uscente e l’operato del presidente Giani? Ci sono aspetti che ritiene positivi o negativi nella sua gestione della regione?

“Il Presidente Giani e la sua giunta hanno attraversato mesi difficili, quelli del Covid e del post-Covid, la gestione dell’emergenza sanitaria, le continue e reiterate emergenze idro-geologiche figlie di una gestione estremamente approssimativa del territorio, dando la colpa al cambiamento climatico, dimenticando che è più di tre quarti di secolo che l’Italia viene colpita da frane, smottamenti e alluvioni.”

Se dipendesse da lei, cambierebbe la legge elettorale regionale? In che modo, secondo lei, dovrebbe essere riformata per garantire una maggiore rappresentatività e trasparenza?

“La legge elettorale della Toscana, nella foga di garantire la governabilità – o meglio con la scusa di garantirla – ha messo da anni fuori gioco i partiti di minor consenso, costringendoli a una corsa ad ostacoli, raccolta delle firme, sbarramento al 5%, un meccanismo che garantisce solo chi è già rappresentato. Altro che governabilità: sono interessi privati in atti d’ufficio.”

Quali sono le principali sfide che il PLI dovrà affrontare alle prossime elezioni regionali e come intende affrontarle?

“Le sfide sono molte, tra cui quella di far sentire la voce di un partito che da sempre lotta per i valori liberali. La strategia verrà definita dopo la riunione della Direzione Regionale, ma l’obiettivo è chiaro: portare avanti un programma serio e concreto per il bene della Toscana.”

In conclusione vuole darci una sua sincera riflessione politica che possa essere un consiglio valido per tutti i candidati e che miri al bene comune dei cittadini Toscani?

I programmi mastodontici e i libri dei sogni non fanno parte della nostra cultura , ne’ ci riempiamo la bocca di frasi ad effetto come vogliamo il bene comune . Il bene comune non esiste ai cittadini toscani i politici dovrebbero onestamente promettere il minor danno possibile.
Il bene comune non esiste . Vuole un esempio ?? Il vaccino anti- covid mi ha reso quasi cieco , allora sappia che per la Regione Toscana chi e’ cieco o ipovedente non e’ un disabile .

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