Venerdì 28 febbraio, alle ore 12, nella Sala degli Elementi di Palazzo Vecchio, lo storico e divulgatore Alessandro Barbero riceverà le chiavi della città di Firenze. La cerimonia sarà presieduta dalla sindaca Sara Funaro, che gli consegnerà una riproduzione delle antiche chiavi delle porte cittadine.
Studioso di storia medievale e storia militare, Barbero è stato professore ordinario all’Università del Piemonte Orientale. Ha scritto numerosi saggi e romanzi storici su personaggi e avvenimenti come Carlo Magno, le invasioni barbariche, la battaglia di Lepanto e quella di Waterloo. Oltre ai suoi libri, si è fatto conoscere grazie alla partecipazione a trasmissioni televisive, tra cui Superquark di Piero Angela, e ai suoi podcast, seguiti da un vasto pubblico di ogni età.
Chi è Alessandro Barbero
Nato a Torino il 30 aprile 1959, ha frequentato il liceo classico Cavour della sua città e si è laureato in Lettere presso l’Università degli Studi di Torino nel 1981 con una tesi in Storia medievale. Nel 1984 ha conseguito il dottorato di ricerca alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Nel corso della sua carriera accademica, si è distinto per il suo impegno nella divulgazione storica. Oltre ai saggi, ha scritto romanzi storici, tra cui Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo, con cui ha vinto il Premio Strega nel 1996.
L’addio all’università
Recentemente ha annunciato la decisione di lasciare l’insegnamento universitario. In un’intervista a La Stampa, ripresa da Open, ha spiegato le ragioni della sua scelta, motivata dal desiderio di dedicarsi interamente alla divulgazione storica e alla scrittura.
L’attività in TV e nei podcast
Oltre all’attività accademica, Barbero ha avuto un ruolo importante nella divulgazione televisiva, collaborando per anni con Superquark su Rai 1 e partecipando a vari programmi su La7. I suoi podcast e le conferenze disponibili online continuano a ottenere grande successo, rendendolo una delle voci più apprezzate della divulgazione storica in Italia.
Il conferimento delle chiavi della città di Firenze rappresenta un riconoscimento per la sua carriera e per il contributo dato alla diffusione della cultura storica.