L’Empoli compie un’impresa straordinaria, eliminando la Juventus ai rigori e conquistando per la prima volta l’accesso alla semifinale di Coppa Italia. Una serata indimenticabile per i toscani, mentre per i bianconeri di Thiago Motta arriva la seconda delusione in pochi giorni, dopo l’eliminazione dalla Champions League.
L’Empoli sorprende: la squadra più giovane in campo
Per una volta, la Juventus non è il club con l’età media più bassa. Roberto D’Aversa si affida a molti giovani, lanciando Lorenzo Tosto, prodotto del vivaio empolese, e Jacopo Bacci, cresciuto nel settore giovanile del Novara. Motta schiera per la prima volta la coppia Vlahovic–Kolo Muani, con Nico González a supporto. A centrocampo, McKennie indossa la fascia da capitano, mentre Locatelli parte dalla panchina. In porta, spazio a Perin, titolare nelle coppe al posto di Di Gregorio.
Primo tempo: Maleh punisce la Juve
La Juventus inizia con un buon possesso palla, ma la partita cambia quando Nico González sbaglia un passaggio, favorendo la ripartenza empolese. Yusuf Maleh si presenta solo davanti a Perin e lo batte con freddezza. Curiosamente, l’ultimo gol dell’Empoli a febbraio era stato proprio contro la Juventus, firmato da Mattia De Sciglio. Nel finale di primo tempo, Konaté sfiora il raddoppio, ma prima calcia fuori e poi si vede respingere il tiro dal portiere bianconero.
Secondo tempo: resistenza toscana
Nonostante lo svantaggio, Motta non effettua subito cambi, mentre D’Aversa inserisce Saba Goglichidze, difensore georgiano seguito anche dalla Juventus a gennaio. Vlahovic prova a pareggiare su punizione, trovando la risposta di Vásquez. Motta inserisce Yildiz e Locatelli, mentre Cambiaso perde un pallone sanguinoso, costringendo Perin a un grande intervento su Sambia. Nel finale, Francisco Conceição prende il posto di González. Kouamé spreca una grande occasione, imitato poco dopo da Vlahovic.
I rigori: Marianucci regala la semifinale
Dal dischetto, Vlahovic apre calciando alto. Henderson porta avanti l’Empoli, seguito dai centri di Kolo Muani, Kouamé e Locatelli. Cacace spiazza Perin, mentre Yildiz si fa ipnotizzare da Vásquez. L’ultimo tiro è affidato a Luca Marianucci, livornese cresciuto nella Pro Livorno e adottato calcisticamente dall’Empoli.
Il giovane centrocampista ha mosso i primi passi tra i professionisti grazie a Francesco Parravicini, ex giocatore del Livorno e tecnico della Pro Sesto, che lo ha lanciato in Serie C. Curiosamente, anche Parravicini è cresciuto nella Pro Sesto, prima di costruirsi una carriera importante.
Con grande freddezza, Marianucci segna il rigore decisivo, facendo esplodere la gioia dei tifosi empolesi.
E ora il Bologna di Italiano
In semifinale, l’Empoli affronterà il Bologna di Vincenzo Italiano, ex tecnico della Fiorentina. E proprio a Firenze molti si chiedono: era davvero necessario cambiare allenatore e puntare su Palladino? Il dibattito è aperto, mentre l’Empoli si gode una notte da sogno.