Il presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze lancia l’allarme: “Il sistema sanitario è ancora vulnerabile, servono scelte coraggiose e investimenti strutturali”
“Cinque anni dopo l’inizio del lockdown italiano, il nostro sistema sanitario si mostra ancora vulnerabile”. Con queste parole, Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Firenze, lancia un grido d’allarme in vista dell’anniversario del lockdown, scattato il 9 marzo 2020.
Le criticità del sistema sanitario
Dattolo sottolinea come la pandemia abbia messo in luce le lacune strutturali del sistema sanitario, che purtroppo non sono state affrontate con decisione. “Come paese abbiamo imparato poco dalla pandemia e il servizio sanitario nazionale continua a soffrire a causa di scelte politiche miopi”, afferma il presidente dell’Ordine.
Tra le criticità evidenziate, Dattolo cita il drastico taglio dei posti letto, il tetto alla spesa per il personale e il blocco della contrattazione collettiva, misure che hanno “impoverito il sistema”. Inoltre, l’inerzia nell’introduzione di miglioramenti nel sistema della medicina territoriale ha lasciato il SSN “incapace di adeguarsi alle crescenti esigenze della popolazione”.
Le proposte dell’Ordine dei Medici
Per Dattolo, il futuro del Servizio Sanitario Nazionale dipende da “scelte coraggiose e strutturali”. È indispensabile, secondo il presidente dell’Ordine, “abbandonare politiche a breve termine e misure simboliche per investire concretamente nel potenziamento delle risorse umane e infrastrutturali, in particolare sul rafforzamento della sanità territoriale”.
Dattolo sottolinea anche la necessità di ripensare il sistema in modo integrato, eliminando disparità e garantendo condizioni di lavoro adeguate per i medici.
Il caso della Toscana
Dattolo riconosce la qualità del sistema sanitario toscano, confermata anche dall’ultima indagine Agenas, ma sottolinea che “ciò non significa che vada tutto bene”. In Toscana, infatti, persistono problemi come le lunghe liste d’attesa e le criticità nella medicina d’urgenza e in altre specialistiche mediche.
In merito alla proposta di abolizione delle tre Asl toscane, Dattolo ritiene che sia una discussione che “ci porta fuori strada rispetto alle vere sfide che ci attendono”.